ELEZIONI REGIONALI E LEGALITA': I CASI LOMBARDIA E PIEMONTE.
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Il trhead relativo, aperto nel 2005, è disponibile in consultazione nel vecchio forum a questo link:
http://forum.radicali.it/content/el-regionali-e-legalitaazioni-popolari-...
L'inchiesta sulle firme delle Regionali fa tremare il Pdl. InsideGiovedí 07.04.2011 17:00
Mario Mantovani
di Fabio Massa
Mario Mantovani, coordinatore regionale del Pdl da alcuni mesi, ha deciso di fare le cose bene. Perfettamente trasparenti. Notai, cancellieri del tribunale, avvocati: la raccolta firme per le comunali sarà effettuata con la massima attenzione. Del resto, secondo quanto apprende Affaritaliani.it da fonti autorevoli, l'inchiesta sulle firme false da parte del Pdl alle ultime regionali non è affatto arenata. Anzi, si sta muovendo sui binari giusti, per gli inquirenti, e potrebbe dare esiti clamorosi proprio a ridosso delle elezioni.
Per questo i marescialli della Procura stanno effettuando interrogatori a tappeto all'interno del Pdl. Addirittura gli impiegati della sede di viale Monza sono stati chiamati a rispondere. La domanda, insistente, è una sola: "Ma lei c'era quella famosa notte? Lei aveva la disponibilità degli elenchi di candidati?". La famosa notte alla quale si fa riferimento è quella nella quale sarebbero stati sostituiti i frontespizi dei faldoni di raccolta firme con altri creati ex novo, dai quali sarebbe sparito un nome e ne sarebbe stato aggiunto un altro. Un cambiamento che - secondo l'accusa - renderebbe di fatto nulle tutte le firme raccolte.
Guido Podestà
Ma quale è il nome - stando alla tesi degli inquirenti - che è sparito e quale è stato aggiunto? La fonte di Affari non parla di Nicole Minetti, come si è detto in passato, ma di Paolo Cagnoni, l'assistente che Bondi avrebbe voluto far eleggere in Lombardia. Sarebbe infatti stato Paolo Cagnoni il sacrificato per fare spazio a Doriano Riparbelli, la cui candidatura - seppur prevista, annunciata e sicura - non sarebbe stata erroneamente inserita nel listino. Una dimenticanza, quella di Riparbelli, scoperta una notte ad Arcore e sulla quale i magistrati vogliono vederci chiaro. Questa, almeno, la tesi degli inquirenti.
Quindi, l'inchiesta va avanti spedita. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it gli interrogatori, che a volte durano anche ore, puntano a ricostruire cosa è successo quella notte. Guido Podestà è stato interrogato ma avrebbe già chiarito la sua posizione. Quella notte, infatti, non sarebbe stato in sede, in viale Monza. Secondo rumors di Affari, la situazione è talmente scottante che dirigenti di primissimo piano all'interno del partito hanno chiesto e ottenuto, nella giornata di ieri, un incontro con Napolitano. La notizia, non confermata, farebbe pensare a una bomba pronta ad esplodere.
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Marco Cappato, leader milanese della Lista Bonino-Pannella, interviene su Affaritaliani.it dopo aver l'articolo di Affari Italiani 'L'inchiesta sulle firme delle Regionali fa tremare il Pdl. Inside'. "Non c'è alcun dubbio che le firme siano false a centinaia. Basta guardarle e, inoltre, c'è una perizia che lo dimostra. Quindi - spiega l'esponente radicale - non ha difficoltà a credere che ci sia agitazione negli ambienti del Pdl per quanto è accaduto. Naturalmente, se ci fosse stato un incontro con il capo dello Stato - come scrive Affaritaliani.it -, non credo che il compito di un presidente della Repubblica sia minimamente quello di entrare nel merito di una vicenda del genere. Ma, oltre ai retroscena, la cosa per me più grave è quella ben chiara davanti a tutti e cioè che da ormai oltre tredici mesi attendiamo giustizia invano da una Procura alla quale abbiamo già fornito tutte le prove, senza bisogno di grandi intercettazioni né di dispendio di mezzi", conclude Cappato.
http://affaritaliani.libero.it/milano/l_inchiesta_sulle_firme_delle_regi...