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Dario Schonberg
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   Il canto responsabile – Responsabilità si offre e non si vende

   Due testi argomentando sui Responsabili che, se non gli danno la poltrona, s’astengono e più responsabili non sono?

   E’ un’accusa al Responsabile che tale si pretende.

   E la sua assenza in Parlamento, se non altrimenti giustificata, potrebbe essere la prova provata della compravendita di anime?

 

   Il Responsabile

 

Sei Responsabile e dubbio governo lo sostieni?

Va bene! Responsabilità è dura ed è pura.

Responsabilità che alle volte la mette la paura.

Ma poi... che cazzo fai? Al dunque, t’astieni?

 

Se non te la danno l’ambitissima poltrona

indove l’onorato culo posare e riposare,

se compenso a tua abnegazione non si appare...

Tu che fai, eviti onore, onere, compito e zona?

 

Se Responsabilità era, Responsabilità lo sia.

Però, priva de la paga che onere ed onore

li infanga, li piaga e li induce al disonore?

Responsabilità è perché vive e non d’altra magia.

 

O Responsabile, se più non ti dai e fai la frana...

Non Responsabile qui tu, ma d’acerrima puttana?

   Nota.

Per i Responsabili venuti alla luce con la fiducia al governo Berlusconi, dicembre 2010.

I Responsabili cui viene il mal di pancia se non ottengono la poltrona? (come da resoconti sui giornali)

Se le motivazioni sono altre, ritiro il testo, purché la giustificazione sia seria e degnamente argomentata.

La Responsabilità non chiede grazia o compenso, vive ed agisce solo in quanto Responsabilità.

 

   Prove di meretricio

 

Dimmi o Responsabile, tu che ti sei dato

per il canto della Responsabilità

in te, alto

e di quel canto... il vanto?

Se in te Responsabilità cantava

e tu la sua sirena

udito hai

bene hai fatto, come io mai?

Però, domanda ora insorge

ed irrompe:

tu fosti assente, dove il tuo cuore?

Per chi o per cosa o per quanto...

e dove è che batteva?

La Responsabilità è onere ed è onore

ad ogni cuore

che ne comporti la sensazione,

non chiede, non esige, non tratta

e non si vende affatto

dà quel che ha

a volte pure altro non avendo

senza chiedere grazia o compenso

perché questo è la fottuta Responsabilità

(ad ognuno la sua in Sua Soggettiva)

e tu che non c’eri perché lì non eri?

Hai un dire che sia serio ed acconcio?

Più che per gli altrui sguardi

per il tuo stesso onere?

Non c’eri perché... ricompensa

non hai avuto?

E fai ora l’offeso e sì sostenuto?

Sarebbe o no meretricio? e la tua assenza

la prova seducente

in tal senso

per tribunali di buonsenso, morali e pure

legali i tribunali

a prova d’ogni tuo dubbio residuo?

Io preferisco chi la dà per le strade

e non l’anima

l’anima che è una sola

a vendere in vita e per contanti più altisonanti?

Perché c’è chi il suo onere lo propone

e nemmeno furtivamente

a venderlo che ben altro benpensante qui indispone.

Tu Responsabile, questo è un verso d’accusa!

Potrai o vorrai difenderti

portando argomento in degna motivazione

che tale sia pure per il tuo onere?

Il non farlo o non adempiere o nel sottrarsi

a l’urgenza

del sospetto a diradare

nuocerebbe pure al cliente della prestazione

dell’anima tua

che se prende e tutto si prende

compra e non v’è regola o religione?

Tu o Responsabile, quale sia il tuo nome

se non hai dignitosa argomentazione

da condurre

a testa alta e fiera del tuo vanto

al pulpito delle notti d’ogni cuore

puttana è la esatta definizione

eventualmente, puttana pure il tuo nome

che le strade

e le sue puttane stanche disonora

le strade come abitate da innocenti creature

a tuo confronto, tu e le tue... avventure?

 

 

 

Dario Schonberg