TORINO/REGISTRO TESTAMENTI BIOLOGICI/IERI IN COMUNE E' RIPARTITO L'ITER PER LA SUA ISTITUZIONE.

RADICALI: IL CONSIGLIO COMUNALE DEVE VOTARE.

Ieri si è svolta presso il Municipio di Torino una riunione congiunta delle Commissioni pari opportunità, Sanità e Bilancio per discutere la proposta di istituzione del registro comunale dei testamenti biologici, come richiesto sia da una mozione comunale sia da una delibera d'iniziativa popolare, sottoscritta da 2.733 cittadini torinesi, e promossa dall'Associazione Radicale Adelaide Aglietta e dalla Cellula Coscioni di Torino.

Alla seduta di ieri hanno partecipato anche quattro primi firmatari della delibera d'iniziativa popolare, i radicali Silvio Viale (presidente Ass. Aglietta), Alessandro Frezzato (presidente Cellula Coscioni), Igor Boni e Mariano Ferrentino.

Boni e Frezzato hanno dichiarato:

Abbiamo raccolto le firme nella primavera del 2009 e le abbiamo consegnate in Comune il 13 luglio 2009, assieme a Beppino Englaro e Mina Welby. Esattamente un anno fa illustrammo la delibera d'iniziativa popolare ai consiglieri comunali (cd. “diritto di tribuna). Finalmente, a un anno e mezzo dalla partenza dell'iniziativa, si è discusso in Comune sul merito della questione.

L'assessore competente, Giovanni Maria Ferraris, ha presentato in commissione una lunga serie di rilievi negativi all'istituzione del registro, supportato dai suoi uffici. Diamo atto al capogruppo PD, Andrea Giorgis, alla presidente della Commissione pari opportunità, Lucia Centillo, e al presidente della I Commissione, Gioacchino Cuntrò, di avere ricordato all'Assessore che il suo compito istituzional non è quello di dire di NO ma è quello di cercare soluzioni per avverare il SI'. Grazie a tali interventi, l'Assessore ha dovuto impegnarsi a tornare in commissione fra quindici giorni portando delle proposte concrete.

In attesa del prossimo appuntamento istituzionale, è fondamentale che riparta l'iniziativa dal basso, dai cittadini, per smuovere un Palazzo sordo e distratto. Il Consiglio Comunale deve votare e approvare la nostra delibera, come ha già fatto per quelle sull'anagrafe pubblica degli eletti e sulle unioni civili.

Torino, 23 settembre 2010