
La furia razzista si è scatenata ieri, da parte di un nutrito drappello di nostri connazionali, contro un gruppo di giovani bengalesi. L'intolleranza alza il tiro, nel nostro Paese. Gli stranieri sono sempre più numerosi, in Italia, e questo infastidisce qualcuno.
Negli ultimi anni, nella sola Capitale la presenza di stranieri è aumentata di oltre il 150%, secondo l'ultimo Rapporto dell'Osservatorio romano sulle migrazioni della Caritas. Sono perlopiù filippini, romeni e polacchi. Complessivamente su tutto il territorio ci sono persone che provengono da ben 190 paesi diversi.
La Caritas ha censito ben 450 mila stranieri nel Lazio, di cui circa 300 mila a Roma. A questi vanno poi aggiunti circa altri 50 mila in attesa di essere iscritti presso le anagrafi e un numero ancora più alto di persone registrate nel Lazio nel corso dello scorso ann0, tra le quali 36.659 colf e badanti per le quali è stata presentata la domanda di regolarizzazione nel mese di settembre 2009.
Negli ultimi anni il profilo degli stranieri è cambiato. In positivo. Secondo il rapporto della Caritas, nonostante la presenza degli stranieri sia aumentata del 200% su tutto il territorio laziale, sono calati i reati ed è cresciuta l'imprenditorialità degli immigrati. La delinquenza, infatti, è diminuita del 15,3% a Roma e del 7,6% nel Lazio. Nonostante gli italiani si sentano insicuri e abbiano più paura, popolazioni come quella romena, considerata per eccellenza la più soggetta a delinquere, registrano un calo di denunce a loro carico del 17,8 per cento.
Oltre a coprire funzioni di assistenza alle famiglie e rispondere alla domanda inevasa di lavoro come operai e personale non qualificato (71,6%), gli stranieri creano anche imprese proprie e ravvivano il piccolo commercio in aree in decadenza. Esemplare, a questo proposito, il processo di integrazione avvenuto in quartieri come l'Esquilino, il Pigneto e Torpignattara. Anche nel periodo di crisi, a differenza di quanto rilevato tra gli italiani, è aumentato il numero di aziende di loro proprietà, tanto che quelle con un titolare straniero hanno raggiunto quota 23.018. In tutto, gli immigrati occupati nella provincia di Roma sono 165.437, mentre incidono per il 9,7% sull'occupazione complessiva, rispetto a una media italiana del 7,5 per cento. Nonostante questo, il problema principale riguarda ancora il fenomeno degli infortuni sul lavoro: sono ancora loro a essere le principali vittime. In controtendenza rispetto alla media nazionale nel 2008, i feriti stranieri sul lavoro sono passati da 5.170 a 5.594. A preoccupare sono anche gli alloggi, spesso di fortuna, inagibili o occupati abusivamente, e con carenze igienico sanitarie.
Improprio chiamarli stranieri, e difficile considerarli come tali, sono i bambini nati nel nostro paese da genitori stranieri: sono 7 su 10 e una volta raggiunta la maggiore età chiedono la cittadinanza italiana direttamente al comune di residenza. Sono oltre 61 mila i ragazzi regolarmente iscritti nelle scuole del Lazio di cui più della metà solo a Roma. Infine le università: nei tre atenei pubblici di Roma, oltre 7 mila studenti sono stranieri, il 3,5 per cento degli iscritti, a fronte del 7 per cento della media europea.
© 2010 Il Messaggero. Tutti i diritti riservati