
18/11/09
Corriere della Sera - ed. Milano
Parte dalla scienza - «linguaggio universale, capace come la musica, l`arte e l`amore di farsi capire in ogni luogo del pianeta» - per dimostrare che «l`uomo è pacifico, sta scritto nel suo Dna». E arriva alla fede, citando Sant`Agostino: «Il bene è la regola del mondo, il male è solo un`ombra». Nella Sala delle colonne di Palazzo Reale, il professor Umberto Veronesi presenta Science for Peace, una tre giorni che da domani a sabato trasformerà Milano nella capitale della pace, con un convegno giuridico (a Palazzo di Giustizia venerdì), una conferenza mondiale alla quale hanno aderito decine di Nobel (venerdì al Piccolo Teatro Studio), un convegno di politica internazionale (domani alla Statale, con la «regia» di Alberto Martinelli), una rassegna di cinema all`Apollo e all`Anteo, una mostra fotografica «Ombre di guerra» alla Rotonda di via Besana e un concorso per le scuole dal 1° gennaio. La scienza, che per sua natura «è pacifica», diventerà sostegno del movimento per la pace nel mondo decisamente un po’ dimenticato. «È l`ultima possibilità», dice il grande medico. Accanto a lui, c`è Emma Bonino, vicepresidente del Senato. Che ricorda come «il tema della cultura della pace debba essere affiancato a quello del disarmo». L`obiettivo finale di Science for Peace. «Senza pace è impossibile qualunque altro diritto. Con l`Europa siamo riusciti a fare una moneta unica - dice Emma Bonino -, perché non fare un unico esercito, ovviamente di pace?». Contribuire a sostenere la cultura pratica della pace è la sua nuova grande sfida. «La più difficile - ammette Veronesi -. Ma una sfida con buone chance».
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