
Non era inserito in nessun quesito referendario. Sulle schede si parlava di alberi, Navigli ed Ecopass. Il progetto del tunnel linate-Expo, secondo il Verde Enrico Fedrighini, deve essere cestinato a causa della consultazione cittadina.
«La volontà popolare mette una pietra tombale sul tunnel» attacca Fedrighini, «non si possono portare le auto in città e allo stesso tempo promuovere iniziative per la mobilità sostenibile». Il piano di un canale sotterraneo per le auto era un pallino dell'ex assessore all'Urbanistica Carlo Masseroli: l'opera, finanziata da privati, avrebbe trasportato in pochi minuti (a pagamento) le auto da un capo all'altro della città. Invece di impiegarci un'ora, sarebbe bastato un quarto d'ora per arrivare dal sito dell'Expo di Rho all'aeroporto del Forlanini. Già bocciato nel programma elettorale di Pisapia, adesso il progetto verrà definitivamente accantonato.
I promotori del referendum ieri hanno messo in guardia anche dal progetto di Expo 2015. Dice il radicale Marco Cappato: «Se il giorno dopo Expo arrivassero le ruspe per fare una Milano 5 e 6, dato il voto, sarebbe una grande truffa degli elettori perché Expo dovrà essere fatto per la città e non per gli speculatori immobiliari». Ha parlato di Expo anche il consigliere regionale dell'Udc Enrico Marcora. «Dopo questo risultato il comitato deve essere l'interlocutore principale dell'amministrazione a cui rendere anche conto della destinazione delle aree dopo Expo» ha affermato Marcora, «e parte dei finanziamenti di Expo dovrebbero essere utilizzati per il progetto della riqualifica della Darsena e dei Navigli che rappresenta la creazione di una vera e propria isola pedonale in centro città, con accesso per scarico e carico».
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