
Caro direttore, gli Stati europei hanno l’obbligo giuridico e morale di offrire protezione e libertà ai rifugiati provenienti sia dal nostro continente che da altri paesi: l’Unione europea ha appena adottato un pacchetto di importanti riforme legislative che garantirà meglio i diritti delle persone in fuga dalle persecuzioni. Ciò dota l’Ue di un sistema europeo comune di asilo. La Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno lavorato per anni alla definizione di un quadro giuridico completo per il trattamento dei richiedenti asilo. Il recente accordo sulla riforma del sistema europeo di asilo rappresenta un risultato di grande rilievo e rende omaggio alla volontà e alla determinazione politica di quanti, per quasi cinque anni, hanno partecipato a negoziati spesso difficili. Ricorda che l’Unione europea si fonda su valori che sanciscono il rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto, e dimostra che, anche in tempi di crisi economica, la promozione del diritto di asilo è al centro degli sforzi dell’Unione per costruire uno spazio di libertà e giustizia.
Fino ad oggi la nostra politica in materia di asilo era un’opera imperfetta e incompleta. Le marcate differenze tra i vari paesi dell’Unione nell’esito delle domande di asilo, nelle condizioni materiali in cui i richiedenti asilo sono accolti e nei diritti procedurali ad essi riconosciuti avevano ormai compromesso la credibilità e l’efficacia del nostro sistema. Questa situazione è ingiusta sia per i richiedenti asilo sia per i paesi che li accolgono; è anche uno dei principali motivi per cui un piccolo numero di Stati membri ricevono una quota sproporzionatamente elevata del totale di richiedenti asilo. Attualmente infatti nell’Ue, il 90% di tutte le domande di asilo sono presentate in solo sei Stati membri - di cui tre grandi, come la Francia, la Germania e il Regno Unito, e tre piccoli, come il Belgio e la Svezia e l’Austria. Il quadro giuridico che abbiamo appena adottato contiene norme comuni dettagliate che definiscono criteri chiari per l’esame delle domande di asilo, procedure più efficaci e migliori condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo. Sono introdotte garanzie specifiche per determinate categorie di persone vulnerabili, in particolare i minori e le vittime di tortura o violenza, ed è ora espressamente stabilito che gli Stati membri si astengano dal trattenere i richiedenti asilo.
Per quanto riguarda coloro la cui domanda di asilo è stata accettata e a cui pertanto è concessa la protezione internazionale, le nuove norme armonizzano i vantaggi connessi a tale status, in particolare rafforzando i diritti di soggiorno e facilitando l’accesso all’occupazione e all’assistenza sanitaria. Tali cambiamenti dovranno ora essere attuati in tutta l’Unione per garantire che le norme comuni vengano applicate in pratica. Nei prossimi anni i no stri sforzi si concentreranno sulle misure pratiche volte a garantire norme elevate in tutta l’Unione. Oltre a dover difendere i valori umani a favore dei propri cittadini, l’Unione europea ha un ruolo di primo piano da svolgere nella comunità internazionale, accogliendo quanti cercano rifugio da guerre e persecuzioni. Abbiamo l’obbligo di trattare ogni persona in modo umano e di offrirle - se si ritiene che abbia diritto alla protezione - la prospettiva di una vita dignitosa e la possibilità di apportare un contributo alla nostra società, qui in Europa. Sono certa che il quadro giuridico per la politica comune europea in materia di asilo da noi concordato ci aiuterà a concretizzare tale aspirazione.
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