
"I soliti radicali?" La decisione di Emma Bonino di ini-ziare uno sciopero della fame e della sete in piena campagna elettorale ha suscitato reazioni di insofferenza verso la leader radicale e candidata presidente della Regione Lazio. L'ironia, con la quale si è cercato di banalizzare la sua iniziativa, ha avuto, come spesso succede, l`effetto di distogliere l'attenzione dalle ragioni che hanno condotto la Bonino a questa decisione indubbiamente sofferta e pericolosa.
Non c`è dubbio che per Emma sarebbe stato più semplice continuare a mangiare e a bere e Emma Bonino concentrarsi sulla battaglia nel Lazio. Una sfida, quella con Renata Polverini, per nulla scontata e nella quale la Bonino ha ottime possibilità di successo, come la lunga trattativa dei nomi le liste elettorali da candidare dimostra. Se la Bonino non fosse in una buona posizione, il Partito democratico e le altre compagini alleate non si affannerebbero a mettere i propri uomini nel listino che accompagna il candidato governatore.
La Bonino ha deciso invece di fare altrimenti, di "fare la radicale". Ma questo, che per alcuni sembra un vezzo quasi adolescenziale, è invece la dimostrazione della coerenza di Emma, che anche nel momento in cui rappresenta i partiti tradizionali non perde la propria anima.
I radicali, infatti, negli ultimi cinquant'anni hanno posto la legalità delle istituzioni al centro della propria iniziativa.
Quando si parla di elezioni questo significa raccogliere in modo corretto
le firme dei cittadini per poter presentare le liste. Significa anche che i media, soprattutto quelli pagati con i soldi dei contribuenti per fare servizio pubblico come la Rai e quasi tutti i giornali, devono informare i cittadini di questa fase cruciale della vita democratica del paese. Una fase cruciale che non è tale se i partiti raccolgono le firme dei cittadini su moduli in bianco senza i nomi dei candidati, o se i nomi dei cittadini sono pescati a caso dall'elenco del telefono o tra la lista degli iscritti al partito di turno, tutte irregolarità che negli anni sono puntualmente emerse.
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