
Primo giorno, prime trentacinque telefonate. Da ieri sono partite le prenotazioni (per ora solo telefoniche, appunto) per prendere appuntamento in Comune e consegnare le proprie "dichiarazioni anticipate di volontà sui trattamenti sanitari e di fine vita", definizione burocratica del testamento biologico voluto dall’amministrazione arancione e chiesto dai Radicali.
«È un risultato inatteso e importante, siamo orgogliosi di essere a disposizione dei milanesi», commenta l’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino sul numero di prenotazioni. Il servizio partirà lunedì prossimo, la sede prescelta è quello dello sportello dell’assessorato alle Politiche sociali di largo Treves.
Ma è già possibile telefonare allo 02.884.533.85 (o inviare una mail: dichiarazionevolonta@comune. milano. it) per fissare l’incontro e consegnare il documento che dovrà indicare dove sono custodite disposizioni che possono riguardare non solo i trattamenti sanitari che ognuno vuole o meno consentire in caso di coma irreversibile, ma anche la donazione di organi, il tipo di sepoltura. Il documento stesso potrà anche indicare eventuali persone incaricate di dare corso alle volontà finali (e, in questo caso, anche questi soggetti dovranno depositare in largo Treves una dichiarazione).
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