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Una donna di troppo nel listino collegato al candidato presidente. Per questo motivo sono state escluse tutte le liste presentate dai Radicali - Amnistia, Giustizia Legalità - per le regionali del Lazio. «Finora siamo stati in rispettoso silenzio in attesa della decisione ma questa è davvero ridicola - sbotta Giuseppe Rossodivita, candidato presidente - È lo specchio del modo di pensare di una magistratura da riformare. I Radicali hanno annunciato ricorso contro la decisione dell'ufficio elettorale regionale della Corte d'appello «che due anni fa regalò tre consiglieri alla Polverini, fatti decadere dopo un mese dal Tar», sottolinea Rossodivita. Alla fine sono dieci i candidati alla presidenza ammessi, con 23 liste collegate. Non sono state ammesse anche le liste Forza Nuova e Ragione Lazio.
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