
La Banca Centrale Europea suona il campanello di fine ricreazione. Secondo il Bollettino di marzo diffuso ieri dall'istituto federale i 16 Paesi dell'area euro dovranno attaccare i deficit pubblici entro il 2011 facendoli scendere in misura «ben maggiore» dello 0,5% del Pil previsto dal Patto di Stabilità. Dunque presto si tornerà a parlare di pensioni, sanità e manovre pesanti perché per la Bce servono «interventi risoluti». A favorire questo processo di risanamento sarà una moderata ripresa già in atto per l'area euro, «destinata però a procedere in modo discontinuo» per tutto il 2010. Francoforte prevede una moderata crescita del Pil a causa della frenata degli, investimenti, della debole spinta dei consumi e delle «deboli prospettive del mercato del lavoro», che in chiaro vuol dire «aumento della disoccupazione».
Ecco perché la Bce chiede alle banche di fare un ulteriore sforzo per fornire credito a famiglie e imprese e per farlo, ricorda, dovranno ripatrimonializzarsi. «Negli ultimi mesi - si legge nel Bollettino - le banche hanno proceduto a ridimensionare i propri bilanci complessivi, ma dovranno dimostrarsi capaci di assicurare al tempo stesso la disponibilità di credito al settore non finanziario». Ovvero a famiglie e imprese. Intanto i leader della Francia e della Germania. Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, nonchè il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker chiedono in una lettera comune il lancio di un'indagine europea sulla speculazione riguardo i prodotti finanziari derivati che ha colpito la Grecia nonchè un divieto delle «transazioni speculative». La lettera è il prologo alla stretta su regole e supervisione di hedge fund e private equity che è allo stadio finale: martedì l'Ecof in dovrà dare il via libera preliminare a un testo legislativo che poi sarà oggetto di negoziato con l'Europarlamento. Resta uno scoglio da risolvere: le regole cui devono sottostare i gestori (europei o no) di hedge fund o di altri fondi alternativi di origine non europea. Qui ci sono forti interessi della City londinese che ospita tre quarti del settore europeo. Infine in Grecia si è svolto uni nuovo sciopero generale con incidenti ad Atene fra manifestanti e polizia.
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