
Il tribunale di Potenza era conosciuto finora per l'inchiesta su Vallettopoli. Ma i tempi sono cambiati e adesso diventa il centro di una storia che ci racconta, meglio dello spread o del rating, cosa sia davvero la crisi del debito.
Il Comune del capoluogo lucano è in rosso, con un passivo di Zoo milioni di euro, e per risanare i conti ha deciso di vendere il palazzo di giustizia. il preliminare è già stato firmato, a giorni dovrebbe arrivare il rogito: quei 4o mila metri quadri andranno alla società immobiliare Maya in cambio. di 32 milioni di euro. L'incasso sarà utilizzato per abbattere il debito ma avvocati e magistrati non dovranno traslocare. La stessa società che ha comprato il palazzo lo affitterà al Comune per 30 anni con un canone intorno ai 3 milioni di euro l'anno. Se così fosse il Comune arriverebbe a spendere tre volte la somma guadagnata. Un suicidio finanziario? No, perché di mezzo c'è un regio decreto del 1941. Dice l'articolo 2 che l'affitto per le sedi giudiziarie, se pagato dagli enti locali, va rimborsato dal ministero della Giustizia. E infatti il sindaco è pronto a spedire verso Roma la sua formale richiesta. In sostanza con l'operazione vendita più affitto girerà parte del «suo» debito al ministero della Giustizia, cioè allo Stato, cioè a tutti noi.
La storia è finita in un'interrogazione parlamentare firmata dai radicali. E il ministero della Giustizia attende gli atti per vederci chiaro, perché 3 milioni di euro non sono pochi, specie adesso che il governo vuole frenare la spesa pubblica. Ma il sindaco Vito Santarsiero (Pd) difende la sua scelta: «Faccio un'operazione per salvare il bilancio del mio Comune, come ci chiede Mario Monti». Ma in questo modo sta girando il debito allo Stato? «E lo Stato potrebbe fare lo stesso verso gli altri. Quante sedi e terreni regaliamo ai Paesi stranieri per le ambasciate o per altri uffici?». Così la crisi del debito ricorda una palla di neve che rotola giù. Si ingrandisce a ogni giro, ognuno cerca di allontanarla come può. Ma continua a rotolare tra noi e potrebbe davvero farsi valanga.
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