
Sinistra all’attacco, imbarazzo nella maggioranza
Snobba il Consiglio. Non ottempera a quanto disposto dall’Anagrafe degli eletti. I risparmi delle Federazioni sanitarie sono un bluff. Giornata nera per Paolo Monferino, l’assessore molto tecnico e assai poco «politico» voluto da Roberto Cota per drizzare la barra della sanità piemontese, il convitato di pietra dentro e fuori l’Aula di Palazzo Lascaris.
Braccio di ferro In Consiglio l’ultimo addebito in ordine di tempo, chè sulla riforma della sanità le frizioni con il Pdl si manifestano da mesi, riguarda il suo rifiuto a rendere pubblici i suoi redditi. Veramente avrebbe tempo fino al 15 marzo per allinearsi ma l’interessato, come ha giià spiegato, non vuole saperne.: questione di privacy. E comunque, ha obiettato ai collaboratori, l’Anagrafe degli eletti riguarda, per l’appunto, gli eletti: «Lo dice il nome, io non sono stato eletto. Sono qua per dare una mano». E a quanto rimugina, sotto il profilo economico non gli conviene neppure. Non a caso, vive i riti della politica e le critiche, specie quelle dettate dalla politica, come un affronto. Forse anche per questo, fatti salvi gli impegni, non si è presentato in Consiglio.
Maggioranza in affanno
Apriti cielo. La Federazione della sinistra, nella persona di Eleonora Artesio, è tornata alla carica chiedendo di invertire l’ordine del giorno delle mozioni così da fare subito le pulci all’assessore. Richiesta respinta da una maggioranza faticosamente ricompatatta dalla scadenza elettorale. «Certo: ci sarebbe piaciuto che l’assessore Monferino e Roberto Cota fossero stati presenti in Aula, avrebbero potuto fornire utili delucidazioni», ha commentato non senza imbarazzo Luca Pedrale, capogruppo del Pdl, chiudendo l’ intervento.
Fratelli d’Italia, pur rispedendo al mittente «la manovra strumentale della sinistra», richiama l’assessore, senza mai nominarlo. «Riteniamo che l’Anagrafe degli eletti, giustamente voluta non solo da noi ma dal presidente Cota e dalla Lega, debba essere rispettata da tutti - puntualizza Agostino Ghiglia, referente piemontese del nuovo partito di centrodestra -. Ci auguriamo che entro marzo tutti gli esponenti regionali rendano pubblici i loro introiti. Non c’è nulla di male e si evitano danni d’immagine».
«Monferino deve rispettare la legge», rilancia dal versante opposto Aldo Reschigna, capogruppo del Pdl. Polemico Arpalpabile. Temono per il posto di lavoro e molti già oggi fanno i salti mortali. Lorenza Melica è una operatrice socio sanitaria che assiste a domicilio anziani, disabili, minori. Dice: «Sono fortunata perchè siamo riusciti a bloccare i licenziamenti. Prima prendevo 900-1000 euro, adesso che sono in cassa 700. Ma c sono colleghe che hanno i figli da mantenere e non ce la fanno». Spiega che «il servizio è molto diminuito e chi ha più di 15 mila euro di reddito Isee deve pagare una quota».
E così sfumano per molti servizi semplici ma fondamentali come un aiuto per lamando Petrini, segretario regionale di Rifondazione, a fronte di una mozione che ormai verrà discussa dopo le elezioni. Doppiamente polemici i Radicali (Viale), che si sono battuti per l’Anagrafe degli eletti.
Risparmi contestati Altri attacchi sono arrivati dall’esterno e chiamano in causa i conti della sanità. Fedir Sanità, uno dei sindacati di riferimento, liquida come non veritieri i 10 milioni di risparmi che secondo Monferino sono stati conseguiti con l’istituzione delle Federazioni sanitarie. «Basta scorrere i siti web delle sei Federazioni per accorgersi che risulta conclusa un’unica gara - si legge nel varsi o per fare la spesa o per pulire la casa o per andare a una visita medica.
Lavoratori e sindacati chiedono alla Regione - con notevole polemica hanno urlato sotto il palazzo della giunta di piazza Castello «ladri, ladri, fuori» - una accelerazione nei pagamenti pubblici alle cooperative. Domani ci sarà in Prefettura un tavolo di crisi con la Regione, le cooperative e i sindacati per affrontare il nodo delle garanzie alle imprese per recuperare i crediti pregressi e contemporaneamente acquisire certezze per le tempistiche di pagamento. comunicato -: quella della Federazione 2, che pubblica l’esito della procedura aperta per la fornitura di cinque anni di Sistemi di laboratorio per determinare l’emoglobina glicata. Gara aggiudicata per 347 mila euro». Conclusione: «I risparmi sono il risultato obbligato dell’applicazione della spending review del Governo Monti: ha imposto alle Asl e Aso di tutta Italia di rinegoziare i loro contratti, con un abbattimento di almeno il 5% dei costi». «Le Federazioni stanno dimostrando la loro efficacia - ribadisce l’assessore -. Considerato il breve periodo di attività, si prevedono potenzialità di gran lunga superiori a quelle ad oggi dimostrate».
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