
07/10/10
Europa
Oggi pomeriggio a piazza di Pietra si svolge la manifestazione "Per la verità, per Israele". Manifestazione bipartisan, secondo l'anticipazione datane dall'on. Fiamma Nirenstein, «felice membro Pdl alla camera», come s'è autodefinita sul Corriere della Sera. La felice membro, che talvolta costringe a esercizi di pazienza anche un filoisraeliano come Massimo Bordin e noi a chiudere o abbassare Radio Radicale che la ospita, spiega che «c'è un nuovo antisemitismo nel mondo, e in particolare qui da noi: ci sono aspetti legati all'estrema destra e altri agli ambienti islamici» (io avrei aggiunto anche all'estrema sinistra filopalestinese, ndr).
Mi auguro che i liberali del Pd (se ce ne sono ancora) o dell'astensionismo elettorale, vadano a piazza di Pietra, ricordando, come ha ricordato la comunità di Sant'Egidio, che «la politica si fa a partire dalla società civile e 1 Italia non si identifica soltanto con un governo». Certo, la società che ha diviso civile è più protetta da la comunità insidie ideo ebraica logiche, razziste, squadriste se è retta da uno stato a servizio della società e non di chi la governa, come pensava il liberale Hayek e ricorda Nadia Urbinati sulla Repubblica, in una requisitoria contro il discorso milanese di Berlusconi («La Costituzione fatta a pezzi»).
«I diritti individuali - scrive la politologa italo-americana - sono il fine non contrattabile e soprattutto un bene che legittima il mezzo, cioè il governo». Se questo fine non contrattabile è assoggettato alla volontà egemonica di un uomo che non tollera la giustizia autonoma, ma chiede quella (giacobina) della piazza a lui devota, allora nasce la violenza civile, tornano la destra eversiva e il razzismo. E «lo sdoganamento di quella destra intrapreso da Berlusconi - ricorda Mario Pirani - si collega direttamente con l'ondata razzista che sta inondando la mappa politica dell'Europa». Giusto, a patto di rivedere l'originaria convinzione di certa sinistra che tutte le culture, quella di Aristotele e quella degli aborigeni, hanno pari dignità, non solo antropologica ma politica. Anche il nazismo?
Il multiculturalismo portato all'estremo dovrebbe dire di sì. Perciò ci siamo ritrovati non solo con le porte aperte a chiunque volesse entrare, ma con le mutilazioni genitali femminili nella civile Padania e con le lapidazioni in famiglia. È questo che ha ridato fiato all'ostilità per il diverso: non solo ai teocon contro i musulmani dell'età delle pietre, ma anche ai rottami fascisti contro ebrei e israeliani. La tolleranza ideologica, eretta a dogma indifeso, si ritorce contro chi la pratica.
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