
La famiglia Obama, Barack e la moglie Michelle, hanno versato 453 mila e 770 dollari nelle casse del fisco americano, anno di riferimento 2010. Gli introiti di «casa Obama» hanno toccato quota 1 milione e 700 mila dollari, in netta discesa rispetto al 2009, quando raggiunsero i 5 milioni e 500 mila dollari (per un corrispondente prelievo fiscale di un milione e 800 mila dollari), grazie alla vendita dei libri scritti dal presidente. Ora Obama propone di aumentare le tasse per i contribuenti che superano la soglia di 250 mila dollari e quindi, di fatto, si iscrive nel novero dei «milionari» cui chiedere un sacrificio supplementare. Con due notazioni. Nel 2010 il presidente ha alleggerito il carico fiscale di 22.215 dollari per ricavi collegati a diritti editoriali maturati all'estero. Nello stesso tempo ha donato 245 mila dollari a 36 fondazioni benefiche. A cominciare dai 131 mila dollari devoluti alla «Fisher House Foundation» che si occupa delle spese mediche dei veterani di guerra. E proprio in questi giorni Obama insiste sulla necessità di tagliare il bilancio della Difesa. Come dire: fare politica anche con la dichiarazione dei redditi.
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