
Un pacchetto di detrazioni corposo, che riduce l’impatto - comunque pesante - del nuovo capitolo delle tasse per i milanesi. Il voto definitivo sulla delibera della Iuc, l’imposta unica comunale, è arrivato ieri sera, dopo un numero tutto sommato contenuto di sedute: questo perché - a differenza di molte delle ultime prove d’aula - c’è stata una convergenza di maggioranza e opposizione su alcuni emendamenti per diminuire il prelievo da diverse categorie più deboli. Così, anche se alla fine il centrodestra ha votato contro il testo complessivo (il consigliere radicale Marco Cappato si è astenuto ), l’accordo è stato trovato su singoli punti.
Approvato nei giorni scorsi il maxiemendamento della maggioranza - con detrazioni a scaglioni in base alla rendita catastale e al reddito - ieri si sono definite specifiche situazioni. Si abbassa la Tasi a carico delle famiglie con reddito Irpef fino a 21mila euro: lo sconto sarà di 20 euro a figlio, arrivando a un massimo di 60 euro. Quindi, sommando le due detrazioni ( rendita e figli) si può fare una simulazione: una famiglia con prima casa con rendita di 210 euro e tre figli pagherà 70 euro di Tasi invece di 240 euro. La proposta, come le successive due approvate con parere favorevole della giunta, arriva da Lega e Fratelli d’Italia, che hanno fatto asse in questa partita.
Secondo provvedimento approvato: sconto del 25 per cento sulla Tari (l’attuale Tares ) per le attività commerciali che hanno davanti cantieri di opere pubbliche che durano almeno sei mesi. Terzo: un taglio del 30 per cento sull’Imu per chi ha una seconda casa occupata abusivamente e regolare denuncia fatta alle forze dell’ordine (si passa da una aliquota dell’1,06 per cento allo 0,76, parte dal momento in cui si è fatta denuncia e dura fino alla liberazione dell’alloggio anche Aler). Unica proposta di Forza Italia accolta: l’assimilazione a prima casa, con esenzione Imu, degli alloggi dati in comodato d’uso ai parenti di primo grado, ma solo se si ha un reddito sotto i 15mila euro. Ora la delibera dovrà tornare in giunta: spiega l’assessore Francesca Balzani, soddisfatta dei miglioramenti, che «con le modifiche volute dal Consiglio si creano degli squilibri nel bilancio che dovrà essere corretto».
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