
10/11/09
Italia Oggi
Il periodo del valzer delle candidature è da sempre uno dei più caotici dentro gli schieramenti politici. Se poi ci sommi anche le vicissitudini del dopo Marrazzo, ecco che non è difficile immaginare la situazione che stanno vivendo i vertici del Pd quando si parla delle prossime regionali del Lazio. Scegliere un candidato è come scegliere l`agnello da sacrificare. Più che una corsa sembra di assistere alle olimpiadi dei gamberi. Tramontate le candidature di Rosy Bindi, Enrico Gasbarra e Nicola Zingaretti (non si può mollare anche la provincia), in lizza restano Emma Bonino, Silvia Costa ed Esterino Montino. Ma sono carte non ancora scoperte. Si spera sempre che sia il Pdl per primo a scoprirle. Inutile girarci intorno: Massimo D`Alema può dare davvero un grosso aiuto all`abbacchiato Pd laziale del dopo . Marrazzo. Come? Con la sua elezione in Europa può aprire la porta alla candidatura di Antonio Tajani nel Pdl. E allora? Sembra strano ma è quello che sperano nel centro-sinistra. t Per due motivi. Il primo riguarda il fatto che con Tajani in campo, l`Udc si presenterebbe da solo senza accordarsi con il centrodestra. Il secondo tiene in considerazione la cabala. Tajani ha già perso nel 2001 contro Veltroni. La sua scelta è considerata - all`interno del Pd una minestra riscaldata. Si spera insomma che abbia l`effetto della candidatura di Rutelli contro Alemanno a Roma. Con Tajani in campo Emma Bonino non avrebbe nessun problema a sciogliere la riserva e ad accettare la sfida. Convinta di farcela. Se invece ai nastri di partenza si presentasse Renata Polverini, la Bonino difficilmente si presterebbe a una sconfitta più che probabile. Anzi, quasi annunciata. A fianco della Polverini ci sarebbe, oltre il Pdl, anche l`Udc che può fare l`ago della bilancia, soprattutto nel Lazio dove di sicuro, dal punto di vista elettorale, non c`è mai niente. Sì è vero che esiste l`effetto Marrazzo, ma da qui alle elezioni le detonazioni devastanti potrebbero essersi un po` assopite. Qualcuno nel Pd ha addirittura chiamato in causa l`eventuale candidatura della moglie di Marrazzo, Roberta Serdoz. Ma si tratta di una voce incontrollata, soffocata quasi prima di nascere. Tuttavia, in caso di candidatura della Polverini e del conseguente forfait della Bonino, il Pd sceglierà o Silvia Costa o Esterino Montino. Entrambi ben felici di avere una chance. Ma dentro il Pdl non vogliono concedere troppi vantaggi al Pd e quindi potrebbero anche modificare le carte in tavola. Tra la Polverini, temuta dal Pd ma non eccessivamente apprezzata dai berluscones, e Tajani potrebbe spuntare Giorgia Meloni. Un ministro del governo Berlusconi che si è resa equidistante tra il Cav e Gianfranco Fini. La Meloni potrebbe rappresentare quella x in schedina che spesso risolve la partita. E qui la partita è rappresentata dallo scontro tra il premier e il presidente della Camera.
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