
05/01/11
Avvenire
Sulla legge che dovrà regolamentare il fine vita occorre «trovare un equilibrio che rispetti la laicità dello Stato e allo stesso tempo la nostra cultura cattolica». Lo afferma il capogruppo Fli alla Camera Italo Bocchino in un’intervista al «Fatto» di ieri. «Nel mio testamento biologico - dice Bocchino - chiederò l’accanimento terapeutico, però rispetto chi decide il contrario: la laicità sta proprio in questo». L’esponente finiano afferma che non avrebbe staccato la spina a Eluana Englaro e che occorre «fare una sorta di tagliando alla 194», precisa di essere «molto rispettoso delle posizioni» da «cattolico ma non praticante» aggiungendo che in Italia «c’è sicuramente una forte influenza della Chiesa, bisogna fare in modo che questa influenza abbia il giusto peso, senza mai sconfinare nella pressione».
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