
Sarà anche una "paga per il Vaticano" come si affretta a dire Il Fatto. Sarà probabilmente una legge poco democratica che va a interferire sulle libertà personali. Ma credete davvero che a Silvio Berlusconi interessi il contenuto reale della legge sul testamento biologico? La risposta non può essere che "no", non solamente perché il Cavaliere ritenendosi immortale non tratta il "tema" della morte, ma soprattutto perché il contenuto è decisamente meno importante degli effetti politici che potrebbe generare. E questo, a Berlusconi, interessa eccome. Innanzitutto il rilancio sul testamento biologico - rilancio certificato dalla missiva spedita dal premier ai suoi parlamentari - significa spostare un minimo di attenzione dalle frizioni della maggioranza sull'intervento in Libia su altri argomenti (e lo slittamento a maggio della discussione poco cambia). E soprattutto significa evidenziare la spaccatura che sul tema diventerà l'ennesima pietra tombale da porre sul cadavere del Partito Democratico. Qualcuno obietterà che di pietre tombali fin troppe ne sono state poste sul Pd, ed è vero, ma va anche considerato che stiamo parlando più che di un partito di uno zombie. Un morto vivente, volendo essere buoni. Un morto e basta, volendo essere realisti.
Ma la cosa che sta più a cuore a Berlusconi è la tempistica, ancora una volta geniale, con cui ha riproposto il tema del testamento biologico. A quindici giorni dalle amministrative ha tirato fuori un tema su cui le posizioni di alcuni esponenti del Pd (quelli che fanno capo a Fioroni) sono inconciliabili con quelle di tutto il resto del partito. Senza considerare che chi voterà "no" come la Bindi, vedrà la propria immagine inevitabilmente offuscata agli occhi del mondo cattolico.
Una nuova frattura a sinistra, dunque, che oltre all'effetto diretto sull'intenzione di voto, avrà anche un effetto secondario sull'immagine del partito. Sulla lotta al Berlusconi personaggio, la subalternità a Di Pietro è da anni sotto gli occhi di tutti. Sul pacifismo, Bersani & co. sono dietro a Vendola e alla sinistra più estrema. Ed ora, sul testamento biologico, sarà inevitabilmente evidente che a portare la bandiera dell'opposizione saranno i Radicali, guidati dai Welby ed Englaro. Con questa mossa, dunque, Berlusconi "mostrerà" un Pd che giunge secondo dietro a tutti i temi più importanti del dibattito politico. Con il risultato che alle amministrative, arriverà addirittura terzo. Vedi Napoli, ad esempio.
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