
Per il Lazio i tagli saranno di 634 milioni di euro per il 2012, 986 per il 2013, 1.239 milioni a decorrere dal 2014, per un totale di 2.859 milioni». La Polverini snocciola le cifre della spending review.
È un disastro annunciato quello che si discute alla Pisana in un Consiglio straordinario alla presenza dei sindacati. Maggioranza e opposizione sullo stesso fronte. «Altri tagli» prosegue la Polverini «si aggiungono con le riduzioni sul patto di stabilità, pari a: 800 milioni di euro per il 2012; 970 milioni per il 2013 e 970 milioni per il 2014. E potrebbero presentare per la Regione Lazio una dimensione quantitativa maggiore, poiché non è ancora chiaro quali criteri di ripartizione saranno effettivamente utilizzati». Un quadro foschissimo.
Poi la governatrice lancia anche un altro allarme: «Sulle società in house il governo fatica a comprendere che si rischia di creare un nuovo caso esodati. In particolare, ciò che assume maggiore rilevanza in tale provvedimento è il problema occupazionale con 2.500 posti a rischio».
Alla fine del dibattito un ordine del giorno bipartisan viene votato da tutti i capigruppo ad eccezione dei Radicali. «Quattro sono i punti» spiega il capogruppo del Pd Esterino Montino «la difesa occupazionale, la non riduzione del fondo sanitario, la difesa del trasporto pubblico e un mandato alla Polverini per un ricorso sulle questioni che riguardano l'impianto istituzionale: amministrazioni provinciali e area metropolitana romana». Ieri sera infine incontro alla Regione dei parlamentari del Lazio, tra cui i pd Gasbarra, Cosentino e Causi, per riscrivere sotto forma di emendamento l'articolo 4 del provvedimento della spending review.
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