
«In queste ore sento parlare di decreto, ma io non voglio accordi, non voglio soluzioni aumma aumma. Sento parlare di appelli. Ma le elezioni regolari sono un diritto inalienabile»:
Emma Bonino, mentre continua a volare nei sondaggi e dopo aver rilasciato un'intervista
anche a Playboy (uscirà oggi), con queste parole ieri ha chiuso all'ipotesi di escamotage per superare l'esclusione della lista del Pdl nella provincia di Roma. Sulla riammissione della lista Polverini, invece, il commento è stato netto: «Ha deciso chi doveva decidere (la Corte d'appello, ndr), dunque bene».
Ma sul caso Pdl, niente sconti. «Non vogliamo soluzioni pasticciate. Mettere una pecetta con un decreto o una leggina ad hoc sarebbe un errore più grande», ha aggiunto. E ancora: «io chiedo solo il rispetto della legalità e delle regole. La gravità di quello che sta accadendo è che ci sono vari modi di andare contro la legge, e poi uno viene chiamato truffatore o quant`altro. Ma oggi sono le istituzioni stesse a non rispettare le leggi che loro stessi hanno fatto, ma senza stato
di diritto è evidente che non ci sono i diritti».
E poi una stoccata al ministro della Difesa Ignazio La Russa e agli altri esponenti dei governo che si sono detti «pronti a tutto» pur di riammettere al voto la lista del Pdl: «Sento da alcuni ministri parole che in un paese normale non avrei mai voluto sentire - ha detto la Bonino - e che in altri paesi avrebbero portato al loro allontanamento immediato».
L'esponente dei radicali intanto secondo i sondaggi continua a guadagnare terreno rispetto a Renata Polverini. Dopo il sorpasso certificato l`altro ieri dall'Istituto Crespi Ricerche,
adesso anche Euromedia in un sondaggio per il settimanale Panorama rilanciato dall'agenzia
di stampa il Velino segnala il vantaggio della Bonino: 49,2% (+2,1% in una settimana) rispetto al 48,5% della rivale (-o,6%).
Dati che hanno portato entusiasmo nel centrosinistra «Se riusciamo a mettere da parte il nostro brusio interno questa battaglia la vinciamo», ha commentato Goffredo Bettini, senatore del Pd, nell'intervento a un'iniziativa elettorale. «In Regione abbiamo fatto moltissimo, nonostante una
dolorosa vicenda personale. Oggi abbiamo una candidata che si sta muovendo con molta energia, una donna fragile ma tenace e appassionata. Bonino è una donna decisa e credo che in queste ore, nell'opinione pubblica più onesta, ci sia la visibilità dell'abisso che divide le
due candidate. Non basta dire qualche parolaccia per governare una Regione. Emma è una donna competente, capace di assumersi grandi responsabilità e che non ha mai lisciato il pelo a nessuno. Ha detto i suoi sì e i suoi no, con un piglio decisionista. Quando parla Emma respiro aria buona».
La giornata di Emma Borino, oltre al dibattito sulle liste e all'attesa per le decisioni del Tar (e del governo) è stata scandita da numerosi appuntamenti elettorali. Prima una visita al centro medico privato Artemisia, di viale Liegi, ai Parioli, dove la candidata del Pd ha ribadito che «per me pubblico non è meglio di privato, né privato è meglio di pubblico», ma conta
«l'efficienza del servizio offerto».
Poi ha incontrato i rappresentanti dell'industria del cinema (cioè i vertici dell'Anica e dell'associazione produttori) e ha ribadito che «il settore audiovisivo è una delle realtà su
cui puntare per rilanciare l'economia nel Lazio».
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