
IL CASO PONTEDERA
Al di là degli aspetti fisico-tecnici, qui l'aspetto divertente è un altro. L'amministrazione pontederese, guidata da Simone Millozzi, quota Pd, ha investito soldi nelle fonti rinnovabili. Quattro torri eoliche fuori dalla città che adesso vengono messe in discussione da gli scienziati stessi. «Le pale eoliche perturbano Virgo», ha detto alla stampa locale Francesco Fidecaro docente di Fisica all'Università e responsabile del progetto. La soluzione non è impossibile: «Basta non installare nuovi aerogeneratori - spiega ancora Fidecaro - poiché le vibrazioni emesse dalle torri anche se impercettibili compromettono il lavoro di anni». Mica ci si ferma qui. Siccome Virgo è una megamacchina che costa soldi, la Regione assieme al Comune, sta vagliando tutte le possibili opzioni. «Non possiamo abbandonare la strada delle fonti rinnovabili - dice a Libero Massimiliano Sonetti, vicesindaco di Pontedera - solo perché abbiamo trovato qualche intoppo. Sapevamo che Virgo avrebbe creato un vincolo occulto sul territorio, ma stiamo tentando di risolvere la questione in commissione a Firenze». L'allergia alle fonti rinnovabili per le amministrazioni "rosse" non è nuova. Caso eclatante è quello sardo. Il Partito d'Azione attacca in ogni momento l'ex governatore proprio in materia ambientale. L'ex amministrazione regionale del Pd fu al centro diuno strano caso che riguardava da una parte l'eolico, dall'altra il fotovoltaico. In soldoni: per l'eolico Soru aveva stipulato una convezione in esclusiva con Enel, per l'elettrovoltaico invece avrebbe limitato molto la possibilità di dotarsi di pannelli fotovoltaici da parte di chi interessato in modo da agevolare il prodotto di Sorgenia. Proprio su questo attaccano gli oppositori di Soni. E recente, dello scorso mese, una furibonda lite verbale in consiglio regionale tra l'exgovernatore e i consiglieri del Partito sardo d'Azione che puntarono il dito sulla malagestione dell'appalto - poi sfumato - in favore di Sorgenia, azienda dell'ingegner
De Benedetti, amico di Soru. Per la cronaca: nel 2008 due sentenze del Tar del Lazio hanno bocciato le politiche dell'allora giunta Sori in materia di energia rinnovabile, qualcosa che non andava c'era....
SALENTO SFREGIATO
Al sud, nelle Puglie, Nichi Vendola e la sua giunta hanno deciso che le torri in grado di produrre fino a un Mega possono nascere come funghi. Come? «Semplice legge regionale che prevede la presentazione di un'altrettanto semplice Dia - ricorda Roberto Ruocco, capogruppo del PdL alla Regione - cosa grave che peraltro ha fatto sfuggire di mano la pratica delle torri ai Comuni per ciò che le riguarda le royalties ottenute dalla produzione dell'eolico, ma soprattutto è stato il controllo ambientale a venire meno, con un Salento ormai selvaggiamente violentato.Percorrendo l'Adriatica si capisce di cosa parlo...».
L'ITALIA DEI VALORI
Non lo fanno con malizia, solo che lo fanno quelli del Pd. Quando hanno per le mani la patata bollente del rinnovabile succede un patatrac. Come in Calabria, dove i fondi sono stati stanziati e i soldi erogati, per carità, solo che nel periodo dal 2005 al 2008 le concessioni per le torri sono aumentate tra il catanzarese e il cosentino, anche grazie a Diego Tomasi, ex assessore regionale in quota Verdi recentemente uscito da "Why Not?" e adesso di nuovo al centro della bufera con un avviso di garanzia per la faccenda Energopoli: a Scandale, 40 chilometri quadri per tremila abitanti, ovvero il deserto dei tartari, si è voluto puntare sulle centrali a turbogas. E il risultato è che se ne interessa la magistratura. L'Italia dei Valori non si distanzia in meriti: i bene informati dicono che a Montenero di Bisaccia il candidato di Tonino alle scorse amministrative abbia garantito agli elettori che mai avrebbero visto una torre eolica a deturpare il paesaggio. Nello stesso periodo, in Toscana, a Pisa, fuori dalla stazione centrale c'erano i manifesti elettorali con un altro candidato di Tonino e lo slogan: No al nucleare sì all'eolico. Un bel casino e la risposta giusta chissà dov'è. Come cantava Dylan: blowin' in the wind. E lui manco aveva la menata delle pale.
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