
14/10/10
Corriere della Sera
Sono scesi in piazza a protestare sotto la sede del ministero dell'Economia contro i tagli alla sanità, con tanto di fascia tricolore: sono i sindaci di Bracciano, Anagni, Monterotondo, Zagarolo, Ceccano, Canale Monterano, Pontecorvo, Itri e Manziana. Sindaci di destra e di sinistra E qualcuno, come Lucia Dutto (Manziana) già ipotizza «ricorsi al Tar». Al loro fianco un migliaio di persone, maggior parte arrivata con pullman da fuori città. Non mancano gli esponenti del Pd e degli altri partiti di opposizione in Consiglio regionale, compresi sindacalisti e semplici cittadini per difendere i loro ospedali, cancellati nel Piano di riorganizzazione delle rete ospedaliera presentato da Renata Polverini. Il taglio è dovuto alla necessità di rientrare dal pesantissimo deficit della sanità del Lazio, pari a circa un miliardo e 500 milioni per il toro.
Via XX Settembre è chiusa al traffico: ma la governatrice si è incontrata martedì con gli esperti dei ministro Tremonti per verificare le misure antideficit. Al coro si aggiunge Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma: «Auspico che la presidente Polverini e il ministero ascoltino le ragioni dei sindaci e, tutti insieme, si adoperino per una revisione del Piano sanitario». Più duro il commento di Esterino Montino (Pd): «I provvedimenti della Poverini chiuderanno 24 ospedali della nostra regione, senza un vero perché. E circa 500 mila cittadini rischiano di essere tagliati fuori dall'assistenza: non si può governare come se fossimo ancora in campagna elettorale». Critiche anche dai sindaci: «Questa manifestazione rappresenta un riscontro importante dei territori per sottolineare che la salute non ha prezzo - sottolinea il sindaco di Bracciano, Giuliano Sala -. H Piano disintegra il sistema sanitario della regione, accentrando i posti letto tutti su Roma». La presenza di «molti cittadini» denota la necessità che «le istituzioni si facciano carico della situazione - fa notare Sala -. Pensino anche a una "tassa di scopo": sono sicuro che i cittadini la preferiranno rispetto a tagli così ingenti ai posti letto».
Secondo il sindaco di Bracciano «la Polverini ha fatto una scelta in totale autonomia, senza consultare nessuno: il risultato è stato un killeraggio del sistema salute». In piazza anche il commissario del Pd Lazio, Vannino Chiti, con il coordinatore romano, Marco Miccoli, i capi gruppo dell'Idv Vincenzo Maruccio, di Sei, Luigi Nieri, di Fds Ivano Peduzzi, dei Verdi, Angelo Bonelli, tutti con le loro bandiere. Presenti anche esponenti di Radicali e Socialisti. Nella folla spiccano le maglie gialle dei cittadini di Pontecorvo con scritto «L'ospedale non si tocca». Tra gli striscioni anche «Malati di provincia, malati di serie B».
Molte le scritte contro Polverini: uno striscione di Anagni recita «A Renà, ma che te senti male? Ti abbiamo dato i voti, ma non certo l'ospedale». Un altro mostra la governatrice che cucina al pranzo con la Lega con lo slogan: «Tu giri la polenta, a noi girano le p... (bip bip ndr)». Altri cartelli la definiscono «Bugiarda». Il sindaco di Canale Monterano, il medico Marcello Piccioni, rincara la dose: «La cosa più grave è la totale perdita dei Pronto soccorso che tra Roma e Viterbo mancheranno totalmente». Per il sindaco di Manziana, Lucia Dutto «la grande partecipazione alla manifestazione è una prova di forza dei sindaci colpiti: noi stiamo già ragionando per presentare un ricorso al far». Parole condivise da Vincenzo Maruccio e Giulia Rodano (entrambi Idv) che aggiungono: «Questa protesta testimonia fedelmente la vastità lei dissenso al Piano della Polverini».
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