
12/10/10
Il manifesto
Silvio Viale, il ginecologo torinese e militante Radicale padre in Italia della sperimentazione della pillola abortiva Ru486, è stato sospeso per 25 giorni dalla sua attività all'interno dell'ospedale Sant'Anna di Torino. La decisione è stata presa dalla Direzione Aziendale del nosocomio dopo il risalto dato su alcuni quotidiani nazionali alla lite scoppiata in corsia qualche settimana fa tra il medico e una caposala, in seguito alla quale la donna ha riportato la frattura di un dito.
Ma per il medico si tratta solo di «una porcata», un pretesto per «farmela pagare», tanto più che «tra tre mesi si dovranno nominare i nuovi direttori».
Perché è chiaro, spiega, che «il contrasto con la direzione riguarda solo disposizioni relative alle interruzioni terapeutiche di gravidanza, quelle cioè oltre il 90mo giorno, tramite la Ru486. Avevo dato alcune disposizioni come sempre ma stavolta non sono state eseguite. Ho alzato la voce e abbiamo gesticolato animatamente ma ho anche chiesto scusa pubblicamente alla caposala e se mi si vuole sanzionare per questo lo si faccia. La sospensione dal reparto però è solo un modo per farmi fuori e limita il mio diritto alla difesa».
Viale racconta anche che, contestualmente alla sospensione, gli è stato recapitato un ordine di servizio per la copertura del turno pomeridiano. «Mi auguro aggiunge Viale - che non ci siano ripercussioni nei confronti delle donne e della messa a disposizione della Ru486». «L'azione contro l'aborto farmacologico è evidente - è la difesa dei Radicali - se si pensa che in tutta Italia del migliaio di interruzioni di gravidanza con la pillola abortiva quasi la metà sono state realizzate al Sant'Anna di Torino sotto la supervisione di Silvio Viale».
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