
Economie? Tagli dei costi? Silvio Berlusconi li vuole per tutti, ma non per la presidenza del Consiglio. Leggendo il decreto con il quale ha deciso di dotarsi d'ora in poi di due capi Ufficio stampa (uno per l'italiana e uno per quella estera) ora all'esame della Corte dei conti, si appura che entrambi riceveranno uno stipendio da «capo delle strutture generali della presidenza del Consiglio», da direttore generale. Insomma, cui si aggiunge un non meglio precisato «emolumento accessorio». Inutile dire che i due supergiomalisti si avvarranno di altrettanti vice, pagati con lo stesso stipendio dei «dirigenti proposti ad uffici generali della presidenza del Consiglio» più l'immancabile «trattamento accessorio». E non finisce qui: nell'ambito della struttura dedicata alla stampa nazionale (33 addetti) arrivano anche tre assistenti: uno per l'area stampa, radio e tv; uno per l'area Internet; uno per i rapporti con il segretariato generale della presidenza del Consiglio. Per loro è previsto uno stipendio da dirigente di seconda fascia, oltre al solito emolumento accessorio.
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