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Vittorio Sgarbi presenta oggi ricorso al Tar contro la decisione della Regione di non differire la data delle elezioni. Lo ha annunciato lo stesso leader della Rete Liberal che precisa: «Ci aspettiamo almeno il 12% dei voti e con questa percentuale non puoi non ottenere almeno 3 assessorati, tra cui cultura, turismo e riforme».
E ovviamente Sgarbi prenota per sé la poltrona di assessore alla Cultura. Renata Polverini, messa al corrente delle esternazioni, senza esitazione ha esclamato ridendo: «Addirittura!». «Se il Tar ci dà ragione - ha spiegato Sgarbi - si andrà a votare l'11 aprile. Se non ci dà ragione andremo a votare il 28 ed il 29». Ma in questa seconda ipotesi si aprono due strade: «Se vinciamo, si impone la pax - ha precisato il critico d'arte -. Se perdiamo, la conseguenza naturale è la richiesta di annullamento delle elezioni». Oltre al ricorso, «chiederemo alla Regione Lazio - ha aggiunto Sgarbi - un risarcimento di 20 milioni» per spese elettorali sostenute senza un ritorno in termini di visibilità.
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