
Vince il conservatore Tomislav Nikolic al ballottaggio delle presidenziali in Serbia. Dopo l'annuncio da parte del partito di opposizione, è stato lo stesso avversario, il presidente uscente Boris Tadic a riconoscere la sua sconfitta e si è congratulato con il vincitore. «Esiste la giustizia divina. Stasera ho vinto grazie a tutti i cittadini della Serbia. La Serbia continuerà lungo la strada dell'integrazione europea», ha commentato a caldo Nikolic. L'affluenza alle urne è stata del 41,5%, in calo rispetto al primo turno il 6 maggio. Il nuovo presidente serbo, è stato per anni il leader dell'opposizione conservatrice. È un ex ultranazionalista che negli ultimi tempi ha adottato posizioni più moderate e aperte all'integrazione europea della Serbia, come ha lui stesso confermato in serata garantendo che l'atteggiamento di Belgrado verso l'Europa verrà mantenuto. Già battuto due volte da Tadic nelle presidenziali del 2004 e del 2008, Nikolic (60 anni) ha iniziato la sua attività politica quale stretto collaboratore di Vojislav Seselj, l'ultranazionalista serbo attualmente sotto processo per crimini di guerra al Tribunale penale dell'Aja (Tpi), con il quale nel 1991 ha fondato il Partito radicale serbo (Srs).
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