
04/08/10
Avvenire
Mentre in Medio oriente si riaccende il conflitto Libano-Israele, a Roma il Senato approva definitivamente il decreto per il finanziamento delle missioni militari all'estero con voto positivo di tutti i gruppi, ad eccezione del «no» dell'Idv. I due radicali eletti nelle liste del Pd, Marco Perduca e Donatella Poretti, non hanno partecipato allo scrutinio. Da notare che nel dl, mentre aumentano uomini e risorse impegnate in Afghanistan (da 308,8 milioni di euro per il primo semestre 2010 a 364,7 per il secondo), calano i fondi per il Libano (da 140,5 a 118,5 milioni) come le truppe in campo per quella missione (da 1.900 a 1.780). Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, in merito all'impegno nel Paese dei Cedri, si è detto contrario «a fughe unilaterali», ma ha avvertito che «non saremo per sempre prigionieri di una situazione del genere». È necessario, dunque, che «i soggetti protagonisti capiscano che la nostra presenza non è a tempo indeterminato». Dunque devono «trovare tra di loro le condizioni per una pace stabile e duratura». Per quanto riguarda l'Afghanistan, La Russa si è mostrato «moderatamente ottimista», assicurando che entro il 2013 i militari italiani rientreranno da Herat anche se il Paese non sarà del tutto pacificato, perché le forze di sicurezza locali saranno in grado di fronteggiare le minacce e garantire il controllo del territorio. L'aumento delle truppe impegnate in Afghanistan si spiega con la decisione, presa dal governo alla fine dello scorso anno, di accrescere il contingente italiano di altre 700 unità. Gli uomini di stanza a Herat, che sono oggi 3300, arriveranno entro la fine dell'anno a circa 4000. Diminuiscono, invece, militari e risorse impegnati nei Balcani e in Bosnia. Calano i finanziamenti anche per la partecipazione di militari italiani alle attività di addestramento delle forze armate irachene: per il secondo semestre del 2010 sono stati stanziati 3,9 milioni. Drastico il ridimensionamento per la partecipazione di personale della Guardia di finanza alla missione in Libia: si passa dagli 8,2 milioni del primo semestre 2010 ai 2 milioni del secondo semestre 2010. Quasi scomparso l'apporto italiano alla missione Onu in Darfur: si passa dai 5,5 milioni del primo semestre 2010 ai 128mila euro del secondo semestre 2010. Il decreto in tutto stanzia 1.350 milioni di euro per il finanziamento di 33 missioni in 21 Paesi fino alla fine del 2010. Gli uomini occupati sono 9.295.
© 2010 Avvenire. Tutti i diritti riservati