
«Preoccupato mai, va bene discutere ma non ci guardiamo l’ombelico, noi dobbiamo avere lealtà verso il paese». Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani risponde, per interposto Otto e mezzo di ieri sera, alla discussione aperta nuovamente all’interno del partito democratico. Soprattutto sul fatto che dopo il voto, si è riaperta la discussione tra le varie aree e a breve l’ex segretario Walter Veltroni aprirà una scuola di formazione politica. Aperto alla discussione, dunque. Ma non a ridiscutere tutto. Ad esempio ripete che la scelta sulla regione Lazio è stata quella giusta: «Emma Bonino è stata la scelta giusta, quella che ci ha portato più vicino al successo».
Come modello di partito, il segretario democratico dice di considerare centrale quello puntato sul lavoro e sul radicamento sociale: «Radicarsi vuoi dire dare il senso che siamo un partito fondato sul lavoro. La Lega ha acquisito posizioni ma non è che il Pd non è nel nord anche se radicarsi non è mai troppo. Noi dobbiamo stare dove la gente vive e lavora e non solo in campagna elettorale». Infine sì al presidenzialismo, purché non sia «qualcosa che debba apparire alla gente simile agli Stati Uniti, ma poi ci ritroviamo assomigliare, con una curvatura populista, al Sudamerica di qualche decennio fa».
© 2010 Il Manifesto. Tutti i diritti riservati