
Se ne vanno quelli di scuola liberale, quelli d'origine socialista, quelli di matrice cattolica. Con Gabriella Carlucci, Silvio Berlusconi perde anche le radici popolartelevisive: il buonsenso di Portobello e la verve del Cantagiro di cui ha impreziosito il Parlamento. Se la lunga mano di Pierferdinando Casini plana sulla lunga coscia del Pdl (ed è la donna che pochi mesi fa definì il Cavalier Notturno un mito dei suoi figli), una specie di sentenza divina, evidentemente, è stata pronunciata. La signora, annunciando il passaggio all'Udc, ha detto di augurarsi che i moderati possano trovare "nuove strade". Qui viene in mente quella volta in cui tamponò un bus, imboccò contromano via del Tritone e parcheggiò la Porsche sul marciapiede di Montecitorio. Solo per dire che a trovare nuove strade i moderati non si sa, ma la Carlucci è formidabile.
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