
Via la biblioteca, spazio alla moschea nel paese di provenienza della famiglia di Oriana Fallaci. La giunta comunale di Greve in Chianti (Firenze), guidata dal sindaco Alberto Bencistà, del Pd, pochi giorni fa aveva approvato la proposta di concedere alla comunità islamica di Greve un luogo dove pregare. Non era ancora chiaro quale edificio pubblico sarebbe stato sacrificato per far posto ai seguaci di Maometto. Ora si apprende che il centro islamico, contro cui la Fallaci si è battuta fino a poco prima di morire, sarà ospitato nella vecchia biblioteca del palazzo della Torre. «Uno schiaffo alla memoria di Oriana», afferma Riccardo Mazzoni, deputato del Pdl e amico della scrittrice. Il sindaco spiega invece che «non si può parlare né di moschea né si centro islamico, è solo una sala polivalente». Ah beh, allora Oriana da lassù starà facendo salti di gioia.
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