
In un Paese dove le feste laiche rischiano ogni settimana di essere soppresse per una beatificazione o con una manovra economica, le domeniche sono invece immancabilmente consacrate al credo cattolico.
Qualche giorno fa si era quasi sperato che, per una volta, si potesse dedicare il giorno dell'angelus a un po' di sana politica laica, magari andando ad ascoltare Pierluigi Bersani alla Festa dell'Unità di Pesaro.
Macché: comizio del Segretario anticipato al sabato, per andare a omaggiare il Papa a pochi chilometri di distanza, in quel di Ancona! Comizio in fretta e furia di san Pd, dunque, per non perdersi la Messa e per rilanciare contestualmente un'idea davvero nuovissima: rifondare l'Ulivo (nella domenica delle Palme?) con Sel, Idv, Psi e Verdi. Pensata geniale, illuminazione della Fede!
Dei Radicali, però, nessuna traccia. Ma la spiegazione sorge spontanea, terrena, laica: cosa c'entrerebbero mai i Radicali con un'agenda e un programma dettati dal Vaticano?
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