
Lascerà, perchè bisogna "far crescere i giovani". Ma, "nessuna fuga anzitempo, nessun abbandono improvviso nè dimissioni anticipate". Il Capo della Protesione Cvivile, Guido Bertolaso, smentisce personalmente le voci su un suo imminente addio alla guida del dipartimento. O meglio, "toglierò il disturbo", conferma, "ma solo alla fine di un percorso già disegnato da tempo e condiviso con il presidente del consiglio". Nessuna fuga, insiste, semmai "La voglia di mettersi in discussione su altri terreni, forse ancora più problematici di quelli coltivati fino ad oggi", cioè il volontariato in Africa, come medico.
L'inchiesta di Perugia, le consulenze di sua moglie Gloria Piermarini per Diego Anemone - "rilevate" dallo stesso Bertolaso nella conferenza stampa improvvisata venerdì a Palazzo Chigi, una goffa autodifesa che ha suscitato imbarazzo anche nel governo - non avrebbero insomma nulla a chevedere con il cambio della guardia alla guida della Protezione Civile. Dove, dopo l'estate, p comunque previsto l'arrivo di Franco Gabrielli, prefetto dell'Aquila e ex direttore del Sisde, che già dal 15 maggio sarà vicecapo del dipartimento.
Eppure ieri anche il Giornale, dopo che sabato il ministro degli Esteri Franco Frattini aveva preso le distanze dal responsabile della Protezione Civile per la sua gaffe su Clinton e Monica Lewinski, scriveva in prima pagina: "Amareggiato dagli attacchi dei media, Bertolaso pensa alle dimissioni". Voci insistenti nella maggioranza - scriveva il quotidiano diretto da Vittorio Feltri - e ipotesi di dimissioni, appunto, addirittura già firmate. Tutta colpa del "tritacarne mediatico, che invece di fermarsi continua a macinare, infangando la signità personale" dell'uomo delle emergenze.
Ma certo Silvio Berlusconi vorrebbe evitare di fronteggiarne subito un'altra, di emrgenza, fdopo aver dovuto mollare il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola alle prese con il suo appartamento vista Colosseo. E così, sebbene ci sia chi sostiene che allo stesso Cavaliere non dispiacerebbe accelerare l'avvicendamento alla Protezione Civile, per ora si serrano i ranghi. Cercando di spostare l'attenzione dei media sul "ruolo fondamentale" che - vanta Palazzo Chigi e ripetono nel Governo - avrebbe avuto super Silvio per sbloccare i negoziati di Bruxelles sul piano di salvataggio dell'euro.
Ma è chiaro che quella del Governo e del suo capo, di attenzione, resta concentrata anche sui possibili sviluppi delle inchieste.
A proposito di Bertolaso, Emma Bonino non è incoraggiante: "Non è detto neanche che a Settembre ci arrivi...dipende da come si evolve il dossier". Decisamente più tranchant l'Italia dei Valori: "Bertolaso deve farsi da parte e la cricca va smantellata pezzo per pezzo", taglia corto il capogruppo alla Camera Massimo Donadi.
Il dossier, come lo chiama la leader radicale, rischia di rivelarsi uno stillicidio per il Governo. Tocca a Frattini - che appunto sabato aveva bacchettato Bertolaso - esprimere "Profondo sconcerto per l'attacco personale rivolto al ministro Bondi", a proposito della nomina a direttore dei lavori di restauro degli Uffizi dell'ingegnere-parrucchiere Riccardo Micciche, coinvolto nell'inchiesta sugli appalti del G8. Ma appunto resta alto il timore per quel che ancora potràò emergere dalle inchieste e anche per questo è ancora senza titolare il ministero dello sviluppo economico, sebbene il premier conterebbe di chiudere la partita entro questa settimana, pensando come salvare capra e cavoli: promuovere il viceministro Paolo Romani senza scoprire le comunicazioni e evitando nuove tensioni nella maggioranza.
Tensioni che i seguaci del premier cercano per quanto possibile di nascondere. Respingendo seccamente l'offensiva di Pierferdinando Casini sul "governo di salute pubblica" perchè "il governo è solido" e, assicura Paolo Bonaiuti, "porteremo a termine il mandato ricevuto".
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