
Dal nostro corrispondente a Parigi - Sono venuti a Parigi da Stati Uniti, Canada, Australia, moltissimi dalla Germania e dall' Italia. La diaspora degli iraniani che si oppongono al regime degli ayatollah si è riunita ieri nella grande sala congressi di Villepinte, a nord di Parigi. Centomila persone, secondo gli organizzatori, sostenute da personalità politiche internazionali.
Per l'Italia la vicepresidente del Senato Emma Bonino, accanto all'ex sindaco di New York Rudy Giuliani e all'ambasciatore americano all'Onu John Bolton.
«La democrazia non ha confini, la vostra lotta per portarla anche in Iran è giusta», ha detto la Bonino davanti a Maryam Radjavi, la presidente del Cnri (Consiglio nazionale della resistenza iraniana). La formazione più importante del Cnri sono i «Mujahedin del popolo», dal 1997 sulla lista nera Usa delle organizzazioni terroristiche. Lo scorso 1° giugno la corte di Washington ha dato al Dipartimento di Stato quattro mesi per riesaminare la situazione, trascorsi i quali i mujahedin verranno tolti dalla lista.
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