
Una Regione spaccata a metà: da una parte la capitale ed il suo hinterland che, complice l’esclusione della lista del Pdl, vedono una netta affermazione di Emma Bonino. Dall’altra le province di Latina, Viterbo, Frosinone e Rieti che fanno vincere le elezioni con una distacco abissale a Renata Polverini. Marzia Marzoli (la candidata della Rete dei cittadini) sì ferma allo o,5% con quasi 14 mila voti. La lista Polverini con il 33% diventa il primo partito della capitale, ma il Pd con il 26,6i è il primo partito del Lazio.
Nella capitale sin dalle prime sezioni scrutinate nel pomeriggio il risultato è pressoché costante: la candidata del centrosinistra si attesta intorno al 54% dei consensi, mentre l’avversaria raccoglie circa il 45% dei voti. Il dato, per certi versi inatteso, è rimasto invariato per molte ore. Tradotto in voti la neo governatrice incassa quasi 115 mila voti in meno della radicale. Ma a notte fonda nel Lazio la Polverini ottiene oltre 5o mila voti in più. Esaminando gli schieramenti, nel centrosinistra il Pd capitolino raggiunge un buon risultato con il 27% delle schede valide, seguito dall’ilare dell’italia dei valori.
Terzo partito della coalizione è la lista Bonino Pannella con oltre il 4%. Un risultato deludente, invece, arriva dai partiti più estremi: Sinistra ecologia e libertà sfiora il 4%, Rifondazione e comunisti italiani,
che si presentavano uniti, non arrivano al 3 ed i Verdi ottengono appena l’1,6, seguito dal Partito Socialista con lo 0,7. Maluccio la Lista civica cittadini per Bonino con il 2%.
Sul fronte del centrodestra romano, invece, il tanto auspicato travaso di voti dal Pdl alla lista «Renata Polverini Presidente» è in gran parte avvenuto visto che ottiene il 33% dei consensi diventando il primo
partito della capitale. «La Destra Storace» e «Casini Udc» hanno ognuno poco più del 4% dei voti, ma di certo speravano di raccogliere un successo più rotondo.
Tutti gli altri partiti della coalizione sono sotto l’1%o: Rete Liberal Sgarbi (o,6), Udeur Lazio (0,9), Alleanza di centro Pionati Ade (o,6) e il Popolo della vita (0,5). Il risultato nella Provincia di Roma vede la Polverini al 46% contro il 52 della Bonino, ma il quadro si ribalta appena arrivano i dati delle altre zone del Lazio: la situazione a Viterbo e Provincia vede la candidata del centrodestra raccogliere quasi il 55% dei voti, mentre la rivale il 44 e tra i partiti il Pdl è il primo partito con il 37%, seguito dall’Udc (7) e Renata Polverini Presidente (6). Buon risultato dal Pd che arriva al 33°%, ma dopo l’Idv (4), tra i partiti dell’estrema sinistra solo Rifondazione e Comunisti italiani insieme superano il 2%.
A Latina e dintorni la radicale ottiene appena il 35% dei voti, mentre l’avversaria la surclassa con un devastante 63%. E la lista del Pdl, che nel territorio pontino c’è, si fa sentire con un netto 44%, seguita dall’Udc (10%). Dall’altra parte íl Pd a Latina ottiene il 19% dei voti e l’Idv appena il 4. Distacco molto pesante, oltre 20 punti, anche nella Provincia di Frosinone (Polverini al 6o% e Borino al 39). Oltre 15 punti di distanza si registrano pure nella Provincia di Rieti (Polverinì 57, Bonino 42).
Nella futura assemblea regionale della Pisana, oltre ai 14 consiglieri del listino della Polverini, il centrodestra potrà contare su 6-7 eletti nelle Provincie fuori Roma, i 16 della lista Polverini (dove sono stati travasati molti voti romani del Pdl), più 2 consiglieri della Destra di Storace e altri 2 dell’Udc. Sui banchi dell’opposizione siederanno 15 consiglieri del Pd, 6 dell’Idv, 2 della lista Bonino-Pannella, i dei Verdi, 2 di Sinistra ecologia e libertà e 2 di Rifondazione.
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