
Elezioni politiche, ad oltre un mese dallo svolgimento della consultazione che ha, in qualche maniera, stravolto la rappresentanza politica anche nel consiglio regionale della Puglia, restano in sospeso numerose delle posizioni degli eletti chiamati a decidere in quale assise sedersi: continuare in via Capruzzi o trasferirsi in via definitiva nei palazzi romani Madama o Montecitorio? C’è chi solleva il problema perché la mancata opzione si paleserebbe come violazione di legge. In particolare i Radicali chiedono con urgenza le dimissioni per incompatibilità dei consiglieri regionali e dei presidenti di Regione, come Roberto Cota in Piemonte e Nichi Vendola in Puglia, che hanno la doppia carica parlamentare e locale. I radicali (tre firmatari Silvio Viale, Giulio Manfredi e Nicola Vono) hanno presentato ieri il primo di una serie di ricorsi annunciati, partendo dal tribunale di Torino. «Abbiamo cominciato da Torino - ha affermato Viale, presidente dei Radicali italiani - ma a giorni analogo ricorso verrà presentato per Vendola e poi, mano a mano, verranno presentati ricorsi per tutti gli altri consiglieri regionali eletti alle scorse elezioni e anche per i sindaci dei comuni oltre i 20.000 residenti, come chiede la legge». Quindi Viale ha aggiunto: «Può sembrare una piccola cosa, ma non lo è. I neoeletti hanno 10 giorni per legge dalla proclamazione per scegliere, ma praticamente nessuno ha scelto. Certo, la situazione è melmosa e probabilmente si tornerà a votare - ha concluso - ma questa è un’altra storia. E ci stupiamo che i grillini, che si dicono paladini della legalità, non si rendano conto che siedono accanto ad “abusivi”, ma forse è perché stanno ancora cercando di capire bene dove sono. Una volta notificato il ricorso e fissata l’udienza - dicono i radicali - Cota avrà 10 giorni per dimettersi, poi il Tribunale lo dovrà far decadere d’ufficio». Sullo stesso tema interviene anche la parlamentare del Popolo delle libertà, Elvira Savino: «Vendola - è l’attacco di una delle onorevoli espressione dell’elettorato pugliese - dice che vuole restare governatore della Puglia? Allora perché non si dimette da deputato? In verità sta continuando a prendere in giro i pugliesi. Se Vendola è così sicuro di voler rimanere alla guida della Puglia - è il pensiero espresso dalla Savino durante una trasmissione televisiva - allora perché vuole attendere 60 giorni per optare tra il seggio parlamentare e la presidenza della Regione? Vendola sta usando il suo ruolo esclusivamente per un tornaconto personale, noncurante dei problemi che attanagliano le famiglie e le imprese pugliesi».
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