
20/09/10
Corriere della Sera
Tutti in fila. Da via Veneto a piazza Barberini. Migliaia di romani e turisti assiepati davanti ai cancelli di Palazzo Barberini per ammirare le sale restaurate della Galleria Nazionale d'Arte antica. Diecimila in sole due ore. Traffico paralizzato sul Muro Torto, a Porta Pinciana, a piazza della Repubblica. Strade chiuse dai vigili urbani che hanno cercato di incanalare non solo le auto, ma soprattutto l' «onda» di persone a piedi dirette al museo e in via XX Settembre, teatro di iniziative e spettacoli fino a tarda notte. Una serata piena dì emozioni. «L'apertura di Palazzo Barberini è stata un successo clamoroso - sottolineava ieri sera il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro -. Una folla oceanica, sono commosso. Questo è un piccolo Louvre che potrebbe attirare 400 mila visitatori all'anno».
È una delle fotografie della seconda giornata delle celebrazioni per il 140° anniversario di Roma Capitale, insieme con la spettacolare sfilata di 5mila bersaglieri fino al Quirinale, con la fanfara in testa. Una giornata di festa, ma anche di lutto, per la morte in Afghanistan del tenente Alessandro Romani, al quale sono dedicate tutte le iniziative di questi giorni, in attesa dei funerali di Stato dell'ufficiale dei paracadutisti nel pomeriggio a piazza della Repubblica. A Porta Pia, invece, alla commemorazione del «20 Settembre» perla prima volta parteciperà anche il segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone: da quando venne aperta la breccia, mai lo Stato pontificio aveva incaricato la seconda carica di presenziare alla cerimonia.
Ma oggi, grazie alle ultime norme approvate dal governo, è anche il giorno della nascita dell'Ente Speciale Roma Capitale, che prenderà il posto (e le competenze) del Comune. Per l'occasione il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà in visita ufficiale in Campidoglio. «Questo provvedimento è una scatola vuota, è privo di contenuti, è solo un'operazione mediatica», è la critica di Pd e Udc, mentre per il sindaco Gianni Alemanno si tratta invece di «un decreto di portata storica, fondamentale per proiettare Roma e l'intero Paese verso il futuro. Ma è solo il primo passo, ora serve un secondo decreto». Ieri il sindaco è stato molto impegnato: prima le celebrazioni a Porta Pia (dove i Radicali hanno organizzato una contromanifestazione), poi l'omaggio al Milite Ignoto, e la visita a Palazzo Kock, alla Banca d'Italia, con l'incontro con il governatore Mario Draghi. Nel pomeriggio Alemanno si è recato a Palazzo Braschi e a Palazzo Barberini: «Diventerà una delle grandi attrazioni della città - ha detto su quest'ultimo - quasi paragonabile ai Musei Vaticani. È fantastico: mi ricordo quando venivo con mio padre al Circolo ufficiali. Quando andarono via fu un dispiacere, ma è stata una scelta strategica, giunta ora a compimento». Lo scalone del Bernini, la Sala dei Marmi e la Sala Ovale, il salone di Pietro da Tortona.
E poi le opere di Caravaggio e Raffaello. Fino a mezzanotte migliaia di persone hanno potuto visitare il palazzo restaurato. «Collaboreremo con il Mibac perché è arrivato il momento di riordinare la filiera dei musei romani e delle gallerie d'arte: si stanno arricchendo tantissimo, diventando un sistema unico al mondo», ha aggiunto Alemanno, che ha annunciato: «tutto questo è stato fatto non con soldi pubblici ma con l'impegno economico di sponsor privati, per non gravare ulteriormente sulle casse comunali. Inauguriamo questo nuovo modo di finanziamento per tutte le feste, lo faremo per Capodanno». A Palazzo Barberini è giunta anche la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che sulla questione della restituzione del San Francesco in Meditazione di Caravaggio al comune di Carpineto Romano (l'opera venne scoperta nella chiesa di San Pietro Apostolo), ha spiegato che «vista l'affluenza di pubblico, è bene che per ora resti qui. Ho parlato con il sindaco di Carpineto: bisogna capire se quest'opera deve essere offerta a un pubblico importante come questo, oppure restituita a chi ne vanta la proprietà».
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