
Avventura alla Stazione Termini. Uno dei problemi della vita quotidiana è l'illegalità. Una volta scesi alla Stazione Termini è facile assistere a qualsiasi forma di commercio in nero e alle offerte dei tassisti abusivi. Se ne sono rese conto due parlamentari del Partito democratico: Paola Concia e la radicale Donatella Poretti che, nella seduta di martedì sera al Senato, ha raccontato la sua disavventura: "Questa mattina - ha spiegato in aula la parlamentare martedì sera - c'era un vero e proprio suk tra venditori di ombrelli e tassisti abusivi. A questi ultimi abbiamo segnalato ripetutamente che non era il caso di continuare ad insistere ad offrire il loro servizio di taxi abusivo, che erano illegali e che, se avessero ancora insistito, li avremmo denunciati. Senza proferire alcuna parola, con l'onorevole Concia ci siamo guardate in faccia e, data la presenza davanti a noi di una macchina dei carabinieri e di un carabiniere, abbiamo avuto la malaugurata idea di assumere quello che, nel fumetto Topolino, era il ruolo della giovane marmotta. Contente, ci siamo dirette verso il carabiniere al quale abbiamo segnalato la presenza di tassisti abusivi e la necessità di dire loro di interrompere quanto stavano facendo. Il carabiniere ci ha gelato. Guardandoci in faccia e a braccia conserte, ci ha risposto che non esistono tassisti abusivi e che, se avessimo voluto fare una denuncia, saremmo dovute andare in caserma. Siamo rimaste allibite perché tutto ci aspettavamo, dalla ammuina ad un falso intervento, tranne la secca e gelida risposta che non esistono tassisti abusivi a Roma e di andare in caserma". Certo, è assurdo pensare che un carabiniere possa schierarsi dalla parte dei tassisti abusivi e di negare l'esistenza di questi personaggi che, dopo aver caricato gli sprovveduti clienti, chiedono una cifra spropositata per portare il tizio a pochi chilometri dalla stazione. La disavventura delle due parlamentari è proseguita così, secondo il racconto della Poretti: "Il carabiniere, presi i nostri documenti, non ce li restituiva. Ha iniziato a dire che avrebbe chiamato i superiori; abbiamo aspettato i superiori e poi abbiamo aspettato il maresciallo; ha continuato a non volerci ridare i documenti, con la scusa di doverli segnare". Dopo "ha iniziato a cambiare la versione dei fatti, dicendo che avrebbe portato lui stesso i tassisti abusivi in caserma e che non eravamo noi a doverlo fare. Sentendo tale affermazione, mi è scoppiato da ridere. Infatti, ormai i tassisti erano tutti andati via, di fronte al nugolo di persone formatosi e al manifestarsi della situazione". Ognuno commenti come meglio crede.
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