
10/01/11
Corriere della Sera - ed. Roma
Francesco Giro, sottosegretario ai Beni culturali, usa i toni soft: «Il rimpasto? La giunta è il frutto di un’intesa politica, vanno rilanciate le basi dell’alleanza». E Alemanno (da oggi via agli incontri con i leader del Pdl) «sottoscrive». Il messaggio dei forzisti è chiaro: più collegialità nelle decisioni e mantenimento degli equilibri. Per loro, se esce Fabio De Lillo, ex Fi oggi con Gasparri, entra un «azzurro» e non uno di «Laboratorio Roma», in polemica col correntone forzista. Ma anche in Fli c’è maretta. Croppi ha messo in discussione il coordinatore provinciale Potito Salatto, che replica: «Se venisse alle riunioni, saprebbe che l’incarico me l’ha dato Fini», E poi: «In Fli non è apprezzata la sua posizione, idealmente finiana e concretamente alemanniana. Croppi vuole rimanere assessore in rappresentanza non si sa di cosa, visti i risicati consensi di cui gode a Palestrina».
© 2011 Corriere della Sera - ed. Roma. Tutti i diritti riservati