
La lista Amnistia Giustizia e Libertà parteciperà alle prossime elezioni regionali nel Lazio. Lo ha stabilito il Tar che ha accolto il ricorso presentato dai radicali, confermando la candidatura di Giuseppe Rossodivita a governatore. Nel ricorso, presentato due giorni fa dai delegati al deposito della lista, Josè De Falco e Riccardo Magi (segretario dei Radicali Roma) con l'avvocato Giovanni Pesce, si contestava il provvedimento con il quale il 27 gennaio l'Ufficio elettorale centrale della Corte d'appello di Roma non ha ammesso la lista, oltre al provvedimento con il quale il giorno successivo l'Ufficio Centrale elettorale regionale ha respinto la richiesta di riammissione. L'esclusione era stata motivata con il mancato rispetto del principio della pari rappresentanza dei sessi nella composizione del "listino" (presente una donna in più). Non era servito a far cambiare idea all'Ufficio elettorale la rinuncia alla candidatura di una delle donne presenti in lista. Il "cambio in corsa" era stato considerato tardivo. Il provvedimento di esclusione della lista Amnistia Giustizia Libertà, «appare viziato laddove non ha ammesso la rinuncia della candidata Casu presentata proprio al fine di ripristinare il rispetto del principio di parità contestato». Lo scrive la II sezione bis del Tar del Lazio, presieduta da Solveig Cogliani, nella sentenza con la quale ha riammesso la lista e il suo candidato presidente Giuseppe Rossodivita.
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