
Dagli arresti domiciliari a un possibile ruolo nel governo della Birmania. Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace e leader dell'opposizione birmana, sembra finalmente riscuotere il conto degli anni passati a resistere all'accanimento dell'ex giunta militare contro di lei. La presidenza birmana apre infatti alla possibilità che "The Lady", 66 anni, possa ricoprire un ruolo nel governo "civile" se conquisterà un seggio nelle elezioni suppletive del prossimo primo aprile. La leader della Lega nazionale per la democrazia (Lnd) potrebbe ricevere un posto «appropriato» nell'alta amministrazione pubblica, ma «è anche possibile che sia nominata nel governo», ha dichiarato al l'Afp Nay Zin Latt, consigliere della presidenza birmana.
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