
21/03/11
Corriere della Sera
Il presidente dello Yemen, Ali Abdullah Saleh, ha sciolto ieri il governo dopo quasi due mesi di proteste di piazza e il pesante bilancio di vittime di venerdì scorso, quando 52 persone sono state uccise da sostenitori del regime durante una nuova manifestazione a Sanaa. In segno di protesta, all'indomani della strage si sono dimessi tre ministri (Diritti umani, Turismo e Beni religiosi). Ieri sono arrivate le dimissioni dell'ambasciatore yemenita all'Onu. Saleh ha risposto all'eccidio proclamando lo stato d'emergenza. In precedenza, spaventato per l'epilogo delle rivolte in Tunisia, il presidente aveva annunciato riforme, promesso che il figlio non sarà candidato alla successione, dimezzato le tasse e diminuito il prezzo dei beni di prima necessità.
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