Articolo di pubblicato su Corriere della Sera – ed. Milano, il 13/04/11
Corriere della Sera – ed. Milano
Alla fine è arrivata la firma. Il sindaco Letizia Moratti ha indetto la data dei cinque referendum ambientali. Si voterà il 12 e il 13 giugno in contemporanea ai tre referendum nazionali sul nucleare, l'acqua pubblica e il legittimo impedimento. I seggi resteranno aperti domenica, dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15. «Con l'accorpamento dei quesiti civici per il miglioramento della qualità dell'ambiente con i tre referendum nazionali - dice il sindaco - si vuole incentivare la partecipazione dei cittadini garantendo al tempo stesso un importante risparmio di risorse comunali». Per raggiungere il quorum è necessario che voti il 30 per cento degli elettori. Il dado è tratto. Esulta il comitato promotore, ma subito si innesta la polemica tra i partiti. Il Pdl è secco: referendum inutili. Giuliano Pisapia e la coalizione del centrosinistra ribattono: votiamo sì a tutti e cinque i quesiti.
«Questi referendum sono assolutamente inutili - attacca il capogruppo del Pdl, Giulio Gallera - perché sono assolutamente generici superflui in quanto il Comune ha già realizzato tutto ciò che viene chiesto nei quesiti. E soprattutto non viene indicato da quale voce di bilancio prendere i soldi necessari per piantare più alberi o scoperchiare i Navigli. Le nostre risposte le daremo in campagna elettorale». Pollice verso anche per la domanda che chiede l'estensione di Ecopass. «Lo abbiamo già detto. Noi siamo per la congestion charge. E con noi sono d'accordo molte altre forze politiche. Quindi, chiedere un giudizio su Ecopass è anacronistico».
Completamente opposta la posizione del centrosinistra. «Sono molto soddisfatto che il sindaco abbia indetto formalmente i referendum ambientali nelle date già previste per i referendum nazionali - dice Giuliano Pisapia – È importante votare cinque sì ai cinque quesiti, questo è quello che faremo noi. È fondamentale parlare con i cittadini per far comprendere l'importanza di recarsi alle urne il 12 e il 13 giugno, in modo che siano in tanti a partecipare alla consultazione referendaria. I milanesi si meritano una città in cui respirare un'aria migliore, in cui sia facile ed efficiente utilizzare i mezzi pubblici, una città dove gli spazi pubblici vengano valorizzati grazie al verde e alle bellezze monumentali e non vengano utilizzati solo per farci dei parcheggi».
Difendono i referendum a spada tratta i membri del comitato: «È una data storica - attacca il Verde, Enrico Fedrighini Adesso inizia la campagna del sì. Ora bisogna parlare a tutta la città. È un'occasione irripetibile». «Inizia la campagna per i cinque sì - dice il Radicale, Marco Cappato - perché i cinque referendum sono il programma elettorale della lista Bonino-Pannella». Edoardo Croci, padre della lista Progetto Milano Migliore ringrazia il sindaco e aggiunge: «La giornata di oggi è importante per lo sviluppo del processo referendario in una logica che guarda alle esigenze dei cittadini».
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