
Dopo il secondo turno, domenica scorsa, delle elezioni legislative in Francia, sono ben 155 le donne elette nella nuova Assemblea nazionale di Parigi. Per gli analisti si tratta di un record storico. Su 577 seggi in tutto - e con 422 uomini eletti - le donne rappresentano, dunque, il 27 per cento, mentre erano il 18,5 per cento (107 elette) nel 2007. Inoltre, una donna - rileva l'Ansa - potrebbe essere nominata per la prima volta presidente dell'Assemblea.
In dettaglio, il partito che ha inviato il più alto numero di donne in Parlamento è il Partito socialista del presidente Hollande, con 106 deputate su un totale di 280 eletti. Tra i 17 deputati dei Verdi, 9 sono donne. Il partito con meno donne elette (sole 27 su 194 deputati eletti) è, invece, il conservatore Ump. Quattro donne figurano, inoltre, nei diversi movimenti della sinistra, tre sono nel Partito radicale e due al Front de gauche. Sono due, infine, le donne nei partiti di destra, una al Movimento repubblicano e cittadino e una al Fronte nazionale. Nonostante il risultato incoraggiante, il ministro delle Pari opportunità, Najat Vallaud-Belkacem, intervenuta ieri in diretta sull'emittente radiofonica France Inter, ha detto che la Francia «ha ancora molto lavoro da fare in materia». «Fintanto che non ci sarà uguaglianza e una migliore rappresentanza delle donne in Assemblea - ha aggiunto - non potremo mai essere totalmente felici dei risultati». Vallaud-Belkacem ha auspicato che sia comunque una donna a presiedere la nuova Assemblea nazionale scaturita dal voto di domenica scorsa. «Sarebbe un segnale molto forte», ha precisato.
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