
"Non riesco a capire perchè gli agenti mi sono venuti addosso, non mi hanno neanche identificato. Io non c'entro nulla con gli scontri e non ero andato a vedere la partita. Quando sono stato arrestato ero sotto casa in via Pinturicchio, nei pressi dello stadio, mentre aspettavo di andare ad una festa di mio cugino" prima di scendere da casa "ho bevuto due o tre birre". Così Stefano Gugliotta, in carcere a Regina Coeli da mercoledì scorso per gli scontri all'esterno dell'Olimpico dopo Roma-Inter, ha raccontato il momento dell'arresto agli esponenti politici (tra i queli l'esponente dell'Idv Stefano Pedica e una delegazione di radicali) che sono andati a fargli visita nell'infermeria dell'istituto di pena capitolino. E' stato selvaggiamente picchiato dagli agenti - scena ripresa dalle telecamere e acquisita ieri dal pm - sembra perchè indossava un "giubbotto rosso" al quale davanto la caccia, come ha detto un amico di alcuni arrestati e gli stessi incarcerati. Il giovane "vive in uno stato di forte disagio psicologico, spiega il garante dei detenuti Angiolo Marroni.
Ma un dato di fatto sembra emergere, almeno stando ai filmati girati da alcuni testimoni ed ora in mano ai magistrati della procura di Roma, quei poliziotti, a torto o a ragione, si sono scagliati su Stefano Gugliotta in modo eccessivamente violento. Ma anche il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha disposto una "rigorosa attività ispettiva". Sotto lo spettro del caso Cucchi a fare da monito. E per cercare di fare chiarezza, netta e al più presto, da ieri all'esame del pubblico ministero Francesco Polino, c'è il filmato del presunto pestaggio di Stefano Gugliotta. La prima attività del magistrato sarà quella di identificare gli agenti che compaiono nel video e sentirli. Il Capo della Polizia Manganelli, ha invece affidato l'indagine sugli incidenti al Questore di Roma e al responsabile dei reparti mobili della Ps. L'indagine ispettiva è stato decisa da Mnaganelli dopo aver visionato le immagini tv. Sarà anche a tutela "dell'istituzione" e di quanti "lavorano con onestà e dedizione"
© 2010 la Gazzetta del Mezzogiorno. Tutti i diritti riservati