
11/05/10
QN
Il caso di Stafano Gugliotta, il ragazzo «non tifoso» arrestato a suon di botte sotto casa nel quartiere Flaminio, dove le forze dell’ordine aspettavano l’onda lunga degli incidenti all’Olimpico per la finale di Coppa Italia fra Roma e Inter, rischia di finire nel dossier dei pestaggi immotivati. Preoccupazione per lo stato di salute del detenuto viene espressa sia dal Garante della Regione Lazio, Angiolo Marroni, che da una delegazione dei radicali in visita al carcere di Regina Coeli e, in un’interrogazione, dai senatori del Pd. Mentre la Governatrice Renata Polverini sottolinea che «è importante conoscere la verità, a tutela del ragazzo rimasto coinvolto e delle stesse forze dell’ordine».
Il pm Francesco Polino, incaricato delle indagini sulla serata di «calcio violento», procederà a breve anche all’identificazione e all’esame testimoniale degli agenti che compaiono nel video amatoriale di cui è protagonista Gugliotta (girato con il cellulare da un vicino e mostrato in tv da Chi l’ha visto?). Ma si muove anche il capo della Polizia. Ieri sera Antonio Manganelli ha disposto «una rigorosa attività ispettiva». Dopo aver visionato i filmati trasmessi in tv - ha spiegato - «emerge l’esigenza di verificare con immediatezza la correttezza dell’operato delle forze di Dopo la convalida del fermo del giovane e di altri 8 presunti «ultras» per resistenza a pubblico ufficiale, il magistrato sta ricostruendo quanto avvenuto a margine dell’epicentro degli scontri. Il difensore di Gugliotta, l’avvocato Cesare Piraino, Il legale: «Gugliotta ha un dente rotto e alcuni tagli. Gli hanno detto di firmare la rinuncia alle cure e si è opposto» ha depositato ieri una memoria all’attenzione degli inquirenti, oltre al ricorso contro la custodia cautelare già presentato al gip e al Tribunale del Riesame. Tra la documentazione raccolta, anche un secondo video e dichiarazioni rese da testimoni oculari in via Pinturicchio.
L’avvocato Piraino, dopo aver incontrato il suo assistito a Regina Coeli, ha spiegato che Gugliotta è «psicologicamente molto provato e dolorante» e non capisce perché si trova lì. «Gli manca un dente, ha 6 punti di sutura alla testa e vasti ematomi, ma soprattutto è molto scosso dalla violenza gratuita che ha subìto, non riesce a dormire, ha dichiarato la deputata radicale Elisabetta Zamparutti dopo aver incontrato gli arrestati insieme al segretario Marco Staderini ed a Sergio D’Elia per Nessuno tocchi Caino. Nell’infermeria del carcere, ha aggiunto la parlamentare, «c’è un altro giovane, fermato all’Olimpico, che ha riportato un trauma cranico e la frattura dell’ottava vertebra dorsale nell’impatto con una macchina della Polizia».
Quanto a Gugliotta, che ha finito per legare il suo nome a questa brutta storia, i radicali hanno riferito alcuni particolari del suo racconto sui momenti successivi al fermo e alle botte mentre era in sella al suo scooter. «Quando sono stato portato nelle celle dello stadio, mi fu chiesto di firmare un foglio dove dicevo che avrei rifiutato visite mediche supplementari, ma mi sono opposto», avrebbe raccontato il ragazzo. E nella loro nota, Zamparutti, Staderini e D’Elia evidenziano che «i feriti sono arrivati in carcere solo la mattina seguente, senza che fossero state disposte visite ospedaliere: subìto richieste, invece, dai sanitari di Regina Coeli».
Il pm Francesco Polino, incaricato delle indagini sulla serata di «calcio violento», procederà a breve anche all’identificazione e all’esame testimoniale degli agenti che compaiono nel video amatoriale di cui è protagonista Gugliotta (girato con il cellulare da un vicino e mostrato in tv da Chi l’ha visto?). Ma si muove anche il capo della Polizia. Ieri sera Antonio Manganelli ha disposto «una rigorosa attività ispettiva». Dopo aver visionato i filmati trasmessi in tv - ha spiegato - «emerge l’esigenza di verificare con immediatezza la correttezza dell’operato delle forze di Dopo la convalida del fermo del giovane e di altri 8 presunti «ultras» per resistenza a pubblico ufficiale, il magistrato sta ricostruendo quanto avvenuto a margine dell’epicentro degli scontri. Il difensore di Gugliotta, l’avvocato Cesare Piraino, Il legale: «Gugliotta ha un dente rotto e alcuni tagli. Gli hanno detto di firmare la rinuncia alle cure e si è opposto» ha depositato ieri una memoria all’attenzione degli inquirenti, oltre al ricorso contro la custodia cautelare già presentato al gip e al Tribunale del Riesame. Tra la documentazione raccolta, anche un secondo video e dichiarazioni rese da testimoni oculari in via Pinturicchio.
L’avvocato Piraino, dopo aver incontrato il suo assistito a Regina Coeli, ha spiegato che Gugliotta è «psicologicamente molto provato e dolorante» e non capisce perché si trova lì. «Gli manca un dente, ha 6 punti di sutura alla testa e vasti ematomi, ma soprattutto è molto scosso dalla violenza gratuita che ha subìto, non riesce a dormire, ha dichiarato la deputata radicale Elisabetta Zamparutti dopo aver incontrato gli arrestati insieme al segretario Marco Staderini ed a Sergio D’Elia per Nessuno tocchi Caino. Nell’infermeria del carcere, ha aggiunto la parlamentare, «c’è un altro giovane, fermato all’Olimpico, che ha riportato un trauma cranico e la frattura dell’ottava vertebra dorsale nell’impatto con una macchina della Polizia».
Quanto a Gugliotta, che ha finito per legare il suo nome a questa brutta storia, i radicali hanno riferito alcuni particolari del suo racconto sui momenti successivi al fermo e alle botte mentre era in sella al suo scooter. «Quando sono stato portato nelle celle dello stadio, mi fu chiesto di firmare un foglio dove dicevo che avrei rifiutato visite mediche supplementari, ma mi sono opposto», avrebbe raccontato il ragazzo. E nella loro nota, Zamparutti, Staderini e D’Elia evidenziano che «i feriti sono arrivati in carcere solo la mattina seguente, senza che fossero state disposte visite ospedaliere: subìto richieste, invece, dai sanitari di Regina Coeli».
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