
19/11/10
La repubblica - Cronaca di Roma
Due richieste di danni per un ammontare complessivo di 860 milioni di euro. E un’indagine della procura della Corte dei Conti per «illeciti fonte di danno erariale». Sono due ipoteche che pesano sulla realizzazione della Roma-Latina. A denunciarlo i consiglieri regionali Radicali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo Per capire bisogna risalire all’era Storace, quando fu creata l’Arcea Spa, partecipata dalla Regione al 51% che doveva progettare e realizzare una nuova autostrada. Soci di minoranza erano Autostrade Spa, Mps e il Consorzio 2050, capitanato da Erasmo Cinque, costruttore vicino al centrodestra Ma dopo una procedura d’infrazione avviata dalla Ue, la Regione, ne1 2006, dovette cambiare in corsa, affidando la fase esecutiva alla nuova società "Autostrade per il Lazio". In seguito a questa vicenda, il Consorzio 2050 ha avviato un arbitrato chiedendo alla Regione un risarcimento da 675 milioni di euro; Autostrade si è accordata per la cifra più modesta di 185milioni. Arbitrati che, denuncia Rossodvita, «la Regione ha accolto prontamente, benché l’atto istitutivo di Arcea limiti alla società stessa, e non a singoli soci, la possibilità di ricorrere a questa procedura extragiudiziale». Per giunta, «uno dei due arbitrati dura da oltre due anni. Mi chiedo se il Cipe fosse informato di questo e dell’indagine della procura della Corte dei Conti, con la guardia di finanza all’opera da un mese. Vigileremo fino alla fine su questo pasticcio, anche per evitare che, ora che i soldi ci sono, le due richieste vengano risolte con una transazione».
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