
Nel quartier generale del Pdl. «Tanti auguri a meeee!!! Tanti Auguri a meeee!!!! Tanti auguri Imperatore supremo del cosmooooo!!! Tanti auguri a meeee». «Capo, Tarantini ti ha mandato una torta con dentro una ragazza». «Certo Cicca, perché gli ho spiegato che devo stare a dieta». «E poi c'è questo pacchetto». «Uhm, vediamo... è un deodorante per ambienti. Che dice il biglietto?». «Tanti auguri Coso». «Allora è da parte di Bagnasco. Non non vuole fare nomi». «E quel pacco lì grande Cicca?». «È da parte di Bersani, tieni il biglietto». «Caro Silvio, nel giorno del tuo compleanno ho pensato di regalarti questi sei deputati radicali usati pochissimo». «Mettili insieme agli altri, ai piedi del letto». «Ai piedi del letto?». «La notte, quando non riesco a prendere sonno, conto i deputati che saltano da una parte all'altra». «C'è anche questo, è da parte di Laudati, il procuratore capo di Bari sospettato di aver rallentato le indagini per favorirti». «Che gentile... guarda che bello Cicca: è un nuovo rinvio dell'inchiesta sulle escort. Stavolta si è inventato che non può proseguire le indagini perché non trova la pipa e non ha fatto in tempo a ritirare l'impermeabile dalla tintoria». «Questo è da parte di Gianni Letta». «Sarà la solita cravatta». «No, è una cintura. Di castità. Capo, che ne dici di spegnere le candeline? Così poi ci mettiamoci al lavoro che dobbiamo inventarci qualcosa per questo decreto sviluppo». «Pensavo a uno scudo fiscale». «Non mi pare il momento: dall'Italia sono evasi in svizzera oltre 300 miliardi di euro, la Corte dei Conti dice che dobbiamo intensificare i controlli». «La Gelmini dice che secondo lei basterebbe chiude quel maledetto tunnel». «Dai, Capo, re spegni le candeline che ci rimettiamo al lavoro». «FUUUFFF!». «Bravo! Capo e ora al lavoro». «Dove vai, aspetta: Sono del tipo che si spegne e si riaccende». «Lo immaginavo».
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