
L'ufficio elettorale centrale ha confermato l'esclusione della lista "Amnistia, Giustizia, Libertà" dalle elezioni del Lazio». Lo annuncia il candidato presidente alla regione Lazio, il radicale Giuseppe Rossodivita. E così, dopo aver dovuto rinunciare alla corsa in Lombardia a causa del mancato raggiungimento del numero di firme necessarie (non falsificate, come ipotizzato dai magistrati per la lista di Storace), ora i Radicali rischiano di vedersi esclusi anche dal Lazio a causa di un cavillo: il numero di donne era superiore di una unità rispetto a quello degli uomini. Un errore «tecnico», perché il candi- dato premier avrebbe dovuto entrare nel computo complessivo degli uomini inseriti. Dunque, non si sarebbe rispettata la parità di genere, anche se Rossodivita fa sapere che avevano già provveduto a correggere l'errore. «Faremo ricorso e ci saremo», annuncia. «L'ufficio elettorale di Roma - ricorda Rossodivita - due anni fa regalò tre consiglieri a Polverini che poi dopo un mese il Tar fece decadere, ma che grazie a quel regalo oggi riscuotono vitalizi pagati con le nostre tasse. Faremo ricorso, e con le nostre liste presenti a livello nazionale e regionale, riformeremo questa giustizia italiana e il Lazio. Con tutte le donne italiane!»:
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