
Roma, 17 giu. (askanews) - Una denuncia nei confronti di Roma
capitale per discriminazione razziale nei confronti dei rom che
vivono nei campi. E'' quella che il partito Radicale ha presentato
oggi al procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, durante un
incontro durato circa mezz''ora al quale hanno partecipato anche
l''aggiunto Nello Rossi e per i Radicali Marco Pannella, Rita
Bernardini e l''avvocato Vincenzo Di Ninna.Il Comune di Roma, si legge
nella denuncia, ha "condotto una
politica marcatamente discriminatoria alimentata da un sistema di
malaffare, che sembra aver tratto rilevante profitto proprio dal
mantenimento, a tempo indeterminato, del ''sistema dei campi'', i
cui elevatissimi costi pubblici potrebbero giustificarsi solo in
una situazione realmente transitoria e non certo protratta per
ben venti anni". "Il procuratore ci ha detto che la denuncia
verrà attentamente studiata - ha detto Bernardini - e cercherà di
trovare le forze e le personalità che all''interno della procura
possano seguirla. Noi già nel 2008, dopo un giro nei campi rom
della Capitale, avevamo chiesto una commissione di inchiesta
denunciando vere e proprie violazioni dei diritti umani
fondamentali, ma la proposta non fu accolta"."Gli aspetti della denuncia
sono tali - ha spiegato Marco
Pannella - da dover riconoscere che gli Stati-canaglia non sono
morti nel 1945 ma rischiano di corrompere il presente. Il
diritto viene violato sistematicamente. Ritengo si debba subito
aprire la nuova conferenza internazionale che ha come obiettivo
l''affermazione di stati di diritto contro le ragion di stato". In
allegato alla denuncia è stato consegnato un film dal titolo
"Dragan aveva ragione", che racconta come siano stati ricondotti
nel campo di Castel Romano, nel settembre del 2013, alcuni rom di
origine serba, con un costo per l''amministrazione di circa 150
mila euro.
Vep
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